Minori migranti, Terre des Hommes: ‘gli hotspot assicurino protezione’
POZZALLO (RG) – Questa struttura, di recente divenuta un “hotspot”, ha visto il rafforzamento del suo ruolo di luogo deputato all’identificazione dei migranti appena sbarcati e alla loro suddivisione in base a categorie che ne stabiliscono il futuro destino.
Nelle poche ore in cui si svolgono queste delicate operazioni la vita di centinaia di persone potenzialmente titolari di una protezione è appesa a un filo e subordinata alle esigenze di sicurezza. Accade quindi che molte di loro vengano erroneamente considerati come migranti economici e venga loro consegnato un decreto di respingimento al quale debbono dare adempimento entro i seguenti sette giorni. A molti profughi, quindi, viene di fatto negata la possibilità di chiedere protezione in palese violazione del decreto Lgs.vo 142/2015 Sono esposti a questo rischio anche i minori stranieri non accompagnati, dato che spesso vengono identificati per errore come maggiorenni. A metà ottobre a 4 minorenni sbarcati a Pozzallo è stato rilasciato questo documento, senza un’approfondita indagine sui loro dati anagrafici e nessuna assistenza per le procedure d’identificazione.
Terre des Hommes denuncia pertanto l’assenza di informazione ai migranti appena sbarcati circa le formalità cui saranno tenuti ad adempiere e che li trova del tutto impreparati, fattore che li espone all’alto rischio di non essere riconosciuti nelle loro reali vulnerabilità.
Dell’ultimo sbarco di oltre 700 persone registrato il 5 novembre, ancora 270 sono presenti nel Centro e tra questi sono tantissimi bambini, alcuni molto piccoli,a cui Terre des Hommes sta dedicando una particolare attenzione data l’inadeguatezza della struttura per questo tipo di migranti.
La Fondazione è cosciente delle difficoltà di rispettare i tempi di un trasferimento veloce soprattutto delle fasce più vulnerabili per le quali è necessario individuare comunità e strutture di accoglienza adeguate, dovute alla scarsità di posti disponibili.
Tuttavia evidenzia come il prolungarsi di un trattenimento amministrativo in un tale contesto soprattutto di bambini e donne in condizioni di estrema vulnerabilità sia inadeguato e contrario al diritto umanitario che prevede una accoglienza rispettosa e volta alla loro protezione.
testo e foto dal sito Terre des Hommes