27 gennaio, Amnesty: “Memoria minacciata da impunità, negazionismo e incitamento all’odio”
In occasione della 72esima Giornata della memoria, Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Nel 72esimo anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, ricordiamo tutti coloro che, allora e nei decenni successivi, in Europa e nel mondo, hanno pagato con la vita la ‘colpa’ di appartenere a un’altra comunità, di avere un’altra identità, di essere percepiti come un nemico o una minaccia”.
“La percezione dell’altro come una minaccia – ai valori, all’identità nazionale, alla sicurezza – è oggi irresponsabilmente alimentata da dichiarazioni che incitano all’odio e alla divisione tra ‘noi’ e ‘loro’.
“Ieri come oggi, la memoria lasciata senza giustizia è una forma di tortura psicologica che segna, a volte in modo permanente, i sopravvissuti e i parenti delle vittime. Ciò è particolarmente vero quando all’impunità si sommano l’insulto, l’offesa e la negazione dei fatti storici”.
“Più che mai, il compito di Amnesty International e di tutti coloro che sono impegnati nella difesa dei diritti umani è di diffondere conoscenza per contrastare l’odio e il fanatismo e costruire un mondo fondato sulla convivenza e il rispetto tra persone diverse”.