Al Bioparco di Roma nascono due leoncine durante il lockdown: contest per i nomi
La grande famiglia del Bioparco di Roma si allarga ancora, con l’eccezionale nascita in cattivita’ lo scorso 29 aprile, in pieno lockdown, di due cucciole di leone asiatico. Che, pero’, non hanno ancora un nome: a darglielo saranno i bimbi romani, che potranno partecipare a un contest sui canali social dell’ex Giardino zoologico di Villa Borghese.
Le due leoncine sono state ‘presentate’ al pubblico stamattina alla presenza della sindaca di Roma, Virginia Raggi, del presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Francesco Petretti: la nascita di queste femmine di leone asiatico (Panthera Leo Persica), uno degli animali a maggior rischio di estinzione del pianeta, rappresenta un evento storico per il Bioparco, trattandosi della prima volta che accade al suo interno.
I cuccioli sono in ottima salute e vengono allattati dalla mamma, che non li perde mai di vista. Nelle prime settimane la mamma e i suoi cuccioli, che alla nascita sono ciechi e non autosufficienti, sono rimasti al sicuro nelle aree interne per consentire al piccoli di ambientarsi: da qualche settimana stanno gradualmente prendendo confidenza con il recinto esterno. I genitori sono la femmina Sajani, nata nel 2013 nello zoo di Magdeburgo in Germania, e il giovane maschio Ray, nato nel 2016 nello zoo di Planckendael in Belgio.
Il 29 aprile, ha detto Raggi dal palco allestito davanti al recinto degli elefanti, “e’ successo qualcosa di molto importante al Bioparco, sono nati due esemplari femmine di leone asiatico, una specie in via di estinzione. Fino al 28 aprile c’erano 500 esemplari in tutto il mondo, dal 29 sono 502: da lunedi’, sul sito e sui social Facebook e Instagram del Bioparco, per una settimana bimbi e grandi potranno partecipare al contest per dare un nome alle leoncine”. Per la sindaca “il Bioparco, come tutti gli zoo che si stanno occupando della tutela delle specie protette, svolge un importantissimo ruolo non solo didattico per chi non ha consapevolezza della fauna, ma anche per aiutare a tutelare e preservare queste specie. Quando nascono due cuccioli di una specie in via di estinzione bisogna festeggiare, e’ un segno di speranza soprattutto in periodo di lockdown e anche un segnale che qui gli animali stanno bene, altrimenti non si sarebbero riprodotti”.
Poi un appello ai romani: “Grazie alla Fondazione per il grande lavoro che sta facendo: il Bioparco ha riaperto il 29 maggio ma per tre mesi non ha potuto ospitare visitatori e quindi c’e’ stato un calo della bigliettazione, ora ha riperto con tutte le regole di sicurezza del caso e invito tutti a tornare a vivere questo bellissimo spazio, perche’ gli animali hanno bisogno del nostro supporto”. E alla domanda se il Campidoglio, in un momento cosi’ delicato, stesse pensando di destinare maggiori fondi al Bioparco, Raggi ha fatto sapere che “ci stiamo lavorando”.
Una questione, quella dei fondi, molto sentita anche da Petretti: “Il Bioparco e’ una grande famiglia con 85 dipendenti in una struttura quasi fatiscente perche’ e’ molto antica e ogni giorno c’e’ da fare qualcosa: per questo, mancando in questo periodo le risorse da parte del pubblico, chiediamo un sostegno speciale a Roma Capitale”. Durante il lockdown, a seguito del crollo del flussi turistici, “la sesta estinzione ha subito una fortissima accelerazione in tutto il pianeta- ha spiegato il presidente della Fondazione- Il bracconaggio dilaga, non piu’ arginato dall’alternativa economica del turismo sostenibile nel parchi: migliaia di animali sono stati massacrati e il conto alla rovescia per molte specie ha subito una forte accelerazione. In questo contesto la sola alternativa alla perdita delle specie, e quindi l’erosione della biodiversita, e’ rappresentata dai parchi zoologici come il Bioparco, che in tutto il mondo stanno fronteggiando una situazione difficilissima continuando a mantenere popolazioni di animali rarissimi e minacciati. Anche noi del Bioparco stiamo facendo la nostra parte, ma abbiamo bisogno di sostegno e di aiuto“. Per ripartire, ha concluso Petretti, “stiamo organizzando aperture serali, cineforum pomeridiani per i bambini, centri estivi. E oggi lanciamo il concorso per dare un nome ai nostri leoncini: da lunedi’ per una settimana si potra’ dare il proprio voto all’interno di una rosa di nomi”.
Il leone asiatico un tempo popolava un territorio vastissimo, dal Mar Mediterraneo all’India: oggi sopravvivono in natura circa 500 esemplari, presenti unicamente nella piccola riserva del Gir e nelle aree limitrofe, nell’India Nord-Occidentale. La popolazione di leoni e’ minacciata a causa della distruzione dell’habitat, ma soprattutto dal bracconaggio e dai conflitti con le attivita’ antropiche generati dalla vicinanza dell’uomo al territori di questi felini. Il Bioparco, insieme alla Comunita’ internazionale degli zoo, partecipa a programmi di conservazione mirati alla sua salvaguardia, aderendo al programma europeo Eep (Eaza ex situ Programme), coordinato dall’Associazione europea degli zoo e acquari (Eaza). Il leone asiatico e’ classificato dalla Iucn (I’Unione mondiale per la conservazione della natura) come specie in pericolo: attualmente nelle strutture zoologiche europee sono presenti circa 150 leoni asiatici. (Agenzia DIRE)