“Altri Europei 2016”, il calcio delle periferie
MILANO – Il calcio è il miglior sport del mondo. Il calcio è bello perché in campo siamo tutti uguali. Il calcio è libertà. Il calcio unisce non divide. Il calcio è bello perché o si vince insieme o si perde, insieme. Il calcio è passione e rispetto. Il calcio è per tutti. Ecco come hanno risposto i giocatori di una squadra di richiedenti asilo alla domanda “Che cos’è per te il calcio?”. Parte da qui “Altri Europei 2016 – football sans frontières”, l’iniziativa promossa da The Small Nowinsieme ad Altropallone Asd e Guna, che si svolge in contemporanea agli Europei di calcio 2016 e prevede un viaggio di 20 giorni (dall’11 al 30 giugno) tra Italia, Ungheria, Turchia e Francia per giocare un torneo alternativo, promuovere lo sport per tutti e creare opportunità di integrazione per i giovani, in particolare gli stranieri e i più svantaggiati. “Agli Europei 2016 parteciperanno più squadre delle precedenti edizioni, non più 16 ma 24. Partendo dallo stesso principio, gli Altri Europei si pongono l’obiettivo di allargare gli orizzonti dell’Europa, portando il torneo europeo nei campetti, lontano dai riflettori, per giocare la partita dell’integrazione”, dicono gli organizzatori.
Il calcio d’inizio è stato fischiato a Cernusco sul Naviglio (Milano) lo scorso 11 giugno. Al Centro sportivo Don Gnocchi si sono affrontate 3 squadre: i ragazzi della comunità Oasi 7 di Campisco, la squadra di Altropallone onlus e la squadra degli Altri Europei formata da richiedenti asilo provenienti da diversi Paesi africani che si è aggiudicata la prima tappa. Il prossimo appuntamento è dal 14 al 16 giugno ad Ankara (Turchia), il 18 giugno il torneo tornerà a Milano per il Match organizzato in occasione del 40esimo compleanno di Radio Popolare, il 19 giugno si sposterà a Torino per il Balon Mundial 2016, dal 22 al 24 giugno sarà a Budapest in Ungheria, il 26 giugno si giocherà a Roma al Campo San Lorenzo e dal 28 al 30 giugno la tappa finale sarà al campo profughi di Calais in Francia. Oltre alle partite, ai tornei e al training di calcio, “Altri Europei 2016” prevede momenti di sensibilizzazione per parlare di integrazione con le comunità e i territori, con protagonisti il calcio di strada e i campetti di periferia. (Agenzia Redattore Sociale)