“Altri Europei”: tappa in Turchia, in campo i non vedenti
ANKARA (Turchia) – “Alzi la mano chi ha mai visto una partita di calcio tra non vedenti. Potete immaginarvela, ma vederla di persona è un’altra cosa”. Inizia così il racconto della seconda tappa degli “Altri Europei”, il torneo organizzato da The Small Now e Altropallone per promuovere il calcio come sport per tutti e creare opportunità per i giovani, in particolare gli stranieri e i più svantaggiati, in cui le squadre sono formate da cittadini, associazioni, migranti e transitanti “uniti da uno sport e una coscienza oltre ogni frontiera”. Dopo Cernusco sul Naviglio, il gruppo di “Altri Europei” è volato ad Ankara in Turchia dove dal 14 al 16 giugno si è svolta la seconda tappa. Ad accoglierli è stato Yusuf Sayyidan, presidente dell’Associazione ciechi di Ankara, nella sede del Cankaya Belediyesi Blind Sport Center. Lì hanno potuto ammirare gli innumerevoli trofei vinti dagli atleti ciechi che si allenano nel centro e ne hanno conosciuti alcuni. Bircan Simsek, ha 26 anni, una passione per lo sport, studia scienze motorie e spera un giorno di “diventare allenatrice”. Bircan si allena 6 volte alla settimana, “ma solo perché il centro è chiuso la domenica”. Volkan Demir ha 27 anni, è cieco da quando ne aveva 6, gioca come difensore ed è un fan di Cristiano Ronaldo. Grazie all’associazione Bircan e Volkan hanno convissuto per circa 7 anni con altri ragazzi con cui condividono la passione per lo sport e la disabilità per imparare a diventare autonomi. Nel Cankaya Belediyesi Blind Sport Center i ragazzi si dedicano non solo al calcio ma anche all’atletica e al sollevamento pesi, informatica e web design.
E la partita? In campo 12 giocatori, 6 contro 6, tutti bendati, a causa della differenza di cecità, una palla a sonagli da contendersi e un continuo richiamo che riecheggia nell’aria “ovoi, ovoi, ovoi” ovvero “sono qui” per evitare scontri. “Non sempre basta, colpi e cadute sono piuttosto frequenti – raccontano – In 30 minuti di gioco, le due squadre segnano 3 gol senza che Michele e Mishil, i nostri due giocatori ‘infiltrati’ (uno per squadra) riescano a giocare un’azione”. La partita termina 1 a 1, “dandoci una chiara dimostrazione del perché la Turchia sia campione d’Europa nel calcio per ciechi”.
Ora i ragazzi degli “Altri Europei” sono rientrati in Italia. Il 18 giugno li aspetta il Match organizzato in occasione del 40esimo compleanno di Radio Popolare a Milano, il 19 saranno a Torino per il Balon Mundial 2016. Dal 22 al 24 andranno a Budapest, in Ungheria, il 26 saranno a Roma al Campo San Lorenzo e poi si sposteranno a Calais, in Francia, per l’ultima tappa che si giocherà nel campo profughi. (Agenzia Redattore Sociale)