Arabia Saudita, sanità taglia dialisi agli stranieri
ROMA – Riad dice stop al finanziamento alla dialisi per oltre 1.100 ammalati stranieri residenti nella Capitale.
La decisione giunge dal ministero della Salute il quale, secondo la stampa locale, non può sostenere oltre le spese mediche per coloro che non sono cittadini del Regno. Il direttore generale del Centro trapianti di Riad, Faisal Shaheen, ha spiegato che i pazienti, prima del nuovo decreto ministeriale, venivano seguiti da una compagnia privata che si occupava di fornire loro la dialisi e tutti i trattamenti relativi alle malattie renali.
“Il ministero- ha detto il direttore- ha emesso una norma con la quale impedisce a questa azienda di aiutare i pazienti, agendo da burocrate nel settore sanitario, quando invece – ha aggiunto Shaheen- dovrebbe farsi carico del trasferimento di queste persone verso altri centri medici, in modo che le loro terapie non vengano interrotte o ritardate, senza far pagare loro costi aggiuntivi: molti di loro- chiarisce- non hanno i soldi necessari”.
Secondo il direttore del Centro trapianti, il taglio al servizio è dovuto al fatto che le cure per gli stranieri non sono sostenute dal settore pubblico. Alcune organizzazioni caritatevoli hanno avviato delle raccolte fondi per finanziare le cure a questo genere di ammalati: si tratta di tre associazioni di Mecca, Khilana e Jeddah che hanno provveduto in totale a quasi 1.400 ammalati: ma Shaheen sostiene che ne manchino ancora 1.100. Uno di loro, Mohammad, lamenta il fatto che questa decisione sia stata “brusca e repentina. Ora non so dove andare- ha spiegato al Saudi Gazette- la mia vita è legata a un filo. Devo fare la dialisi settimanalmente, ma adesso come farò?”, aggiungendo che la maggior parte degli ammalati come lui si trova nelle stesse condizioni. Ora non gli resta altro da fare se non attendere una soluzione da parte del ministero. Il diabete è una malattia molto diffusa in Arabia Saudita e, secondo uno studio redatto proprio dal dott. Shaheen, e’ esponenzialmente aumentata nel Paese nel corso degli ultimi 30 anni. Il diabete mellito di tipo 2, quello più insidioso, è stato rilevato addirittura nel 90% dei casi. Le persone che devono fare ricorso alla dialisi aumentano di quasi mille unitàll’anno. Del totale di coloro che hanno malattie renali, il 12% è costituito da stranieri. Lo scorso 25 novembre la fondazione Abdul Salam bin Saleh Al-Rajhi ha stanziato 2,5 milioni di rial (circa 600mila euro) per fornire 8mila ore di dialisi gratuita agli stranieri per la durata di un anno. Ma vista la consistenza del problema, Riad dovrà fare molto di più, soprattutto per gli immigrati, di cui se ne contano 9 milioni su una popolazione totale di 28. (DIRE)