Attentato Kabul, gli uffici del Cospe a pochi passi dall’esplosione: “Tremavano i vetri”
FIRENZE – Una grande paura tra i cooperanti italiani dell’associazione Cospe, il cui ufficio è proprio accanto all’ospedale militare dove ieri si è registrato un gravissimo attentato che è costato la vita ad oltre 30 persone ed ha registrato quasi 100 feriti.
Tutto il personale della ong toscana, che si occupa di cooperazione allo sviluppo da anni sul territorio, ha sentito nitidamente l’esplosione e le successive sparatorie.
“Erano le 8.30 circa – racconta Federica Masi del Cospe, che si trovava in ufficio al momento dell’attentato – Eravamo in ufficio a lavorare, sono tremati i vetri quando è esploso il razzo, ma non si sono rotti. Poi si sono sentite le sparatorie che sono andate avanti molto a lungo. Siamo rimasti qua, in ufficio, chiusi senza poter uscire perché hanno chiuso tutte le strade”.
L’attacco è stato rivendicato dall’Isis. L’ospedale, in cui vengono curati membri delle forze di sicurezza e i loro familiari, era già stato obiettivo di un attacco kamikaze nel 2011. (Agenzia Redattore Sociale)