“Aut Aut”, un’azienda agricola e una locanda-ristorante gestiti da ragazzi con autismo
LA SPEZIA – Un mix tra un’azienda agricola e un bed and breakfast sociali, in cui giovani con disturbi dello spettro autistico possano sperimentarsi con percorsi di formazione volti all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo. A cui si aggiunge una locanda/ristorante con un appartamento per l’autonomia, una residenza ricettiva e un’area dedicata ai laboratori. È il progetto “Autonomia Autismo – Aut Aut” ideato da Agapo (Associazione genitori soggetti autistici Progetto orizzonte), Angsa e Fondazione Cassa di Risparmio di La Spezia. “Proponiamo una via nuova per affrontare il disagio sociale: l’integrazione attraverso il lavoro – spiega Roberto Barichello, presidente di Agapo e padre di un ragazzo di 23 anni con sindrome dello spettro autistico – Questi ragazzi possono dare molto dal punto di vista lavorativo attraverso percorsi costruiti e tarati in modo individuale sulle singole persone”. Il Campus agrisociale è quasi ultimato e inizierà le sue attività il prossimo aprile, mentre la locanda/ristorante Vivere la vita è ancora sulla carta e ci vorranno una paio di anni per realizzarla.
Il progetto dell’azienda agricola gestita da ragazzi autistici risale al 2012. Agapo lo ha presentato ad Asl e Servizi sociali del Comune di La Spezia che, a loro volta, lo hanno proposto alla Fondazione CariSpezia, “che se ne è innamorata”, afferma Barichello. Anche perché in quel periodo stava lavorando a un cambio di approccio al sociale: dai progetti di assistenza a quelli che puntano all’autonomia. “E il nostro permetteva loro di passare dalle parole ai fatti”, aggiunge. È la Fondazione quindi ad acquistare il terreno, in località Sant’Anna, e a investire per ristrutturare il fabbricato esistente. Un lavoro di due anni che si avvia alla conclusione e vedrà la costituzione di una cooperativa per la gestione. Il Campus agrisociale sarà quindi un mix tra un’azienda agricola per la produzione di ortaggi e un bed and breakfast sociale con 4 camere e una cucina con 40 posti. “Partiamo ad aprile con 3 volontari che faranno da tutor ai ragazzi, uno per cominciare, che saranno soci costitutori della cooperativa e avranno quindi un riconoscimento lavorativo – prosegue Barichello – Entro i prossimi 3 anni puntiamo ad avere almeno 5 ragazzi con autismo inseriti in modo fisso”. Obiettivo del progetto non è però solo l’inserimento lavorativo di persone autistiche ma anche la realizzazione di servizi per altri: vacanze, didattica, formazione, svago. “L’idea è che le attività siano realizzate con i nostri ragazzi per altri ragazzi”, spiega il presidente dell’associazione che è nata nel 2007 e che, a oggi, collega 62 famiglie di persone autistiche. “Negli ultimi tempi l’associazione si è triplicata, in particolare con il coinvolgimento di nuclei familiari con bambini al di sotto dei 6 anni, ne abbiamo 28, e poi altrettanti tra i 6 e i 10 anni”, afferma.
Oltre al progetto di Agapo, la Fondazione Cassa di Risparmio di La Spezia ha deciso di sostenere anche quello di Angsa, già attiva nell’inserimento lavorativo, che punta a realizzare una struttura per la ristorazione e l’accoglienza gestita da ragazzi con autismo e non. “Vivere la vita” sarà una struttura più grande rispetto a quella del Campus, ubicata in centro, vicino all’Istituto Alberghiero, che ha già attivato percorsi di formazione per persone con autismo, al Centro di riabilitazione gestito dall’associazione Don Gnocchi e in prossimità del futuro ospedale. “Questa struttura potrà anche essere un punto di supporto logistico per le famiglie che devono seguire una degenza in ospedale”, spiega Barichello. Nella nuova struttura saranno realizzati: un appartamento per l’autonomia per persone con autismo (6 camere), una residenza ricettiva con 10 camere, un’area dedicata ai laboratori per la produzione di pasta e conserve rivolte a persone con autismo e un ristorante con 40 posti. I lavori dovrebbero iniziare a marzo 2016 e concludersi nel marzo 2018.
“La Fondazione Carispezia ha investito circa 4 milioni di euro in questi progetti e ha chiesto alle associazioni coinvolte di lavorare in modo condiviso e di gestirli in modo congiunto – conclude Barichello – Per questo il prossimo marzo, Fondazione Agapo, la sezione locale di Angsa che si chiama Vivere l’autismo, e altri soggetti come Asl, Distretti sanitari di La Spezia e la Società della Salute della Lunigiana costituiranno la Fondazione Aut Aut per gestire i due progetti”. (Redattore Sociale)