Barcellona, Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani: “Contrastare e isolare fanatismi religiosi”
“Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime la propria vicinanza nei confronti del popolo spagnolo e dei familiari dei nostri connazionali uccisi, Bruno Gulotta e Luca Russo”. E’ quanto scrive in un comunicato stampa Romano Pesavento, Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani.
“La strage di Barcellona -si legge ancora nella nota – mette in evidenza l’ondata di odio che sta attanagliando l’Europa. I professionisti del terrore stanno moltiplicando le loro azioni di morte, per seminare paura, disorientamento e xenofobia. Ci si aspetta infatti che il vecchio continente ci si arrocchi su se stesso, alimentando estremismi e discriminazioni. Proprio perché la spirale della violenza possa serpeggiare all’infinito. La strada non è questa”.
“Andrebbero sanate le controversie internazionali, ricorrendo alla forza della ragione e del dialogo; le componenti etniche di ogni paese dovrebbero essere autenticamente unite nel condannare un atto spregevole, che nessuna giustificazione potrà mai ammettere. I fanatismi religiosi vanno isolati e contrastati attraverso un processo educativo / formativo sistemico” prosegue Pesavento.
“Le sterminate periferie urbane degradate, dove l’abbandono scolastico è elevatissimo, costituiscono la coltura batterica più idonea per arruolare nuovi proseliti.Molti potrebbero obiettare che qualche attentatore sembrava perfettamente integrato nella sua società d’adozione; non sappiamo però quale ambiente reale lo abbia accolto, quali incontri lo abbiano accompagnato nella sua vita. E’ ragionevole credere che in un tessuto sociale armonico, gli individui possano cooperare in maniera pacifica”.
“L’ISIS – conclude Pesavento – è una piaga internazionale lacerante che va debellata quotidianamente attraverso la diffusione dell’istruzione e la conoscenza dei principi universali dell’uomo. Noi crediamo nella cultura dei valori e nel valore della cultura”.