Barriera al Brennero, “a Milano i profughi dormiranno in strada”
MILANO – Se l’Austria alzerà veramente il reticolato sull’autostrada del Brennero, a Milano nel giro di un paio di settimane non ci sarà più posto nei centri di accoglienza.“Finiranno per dormire in strada”, assicura Alberto Sinigallia, presidente di progetto Arca, onlus che gestisce l’Hub alla Stazione Centrale e alcuni dei centri di accoglienza. “Oggi per i profughi in transito (ossia che arrivano in treno e vogliono andare verso i Paesi del nord Europa, ndr) abbiamo solo 40 posti -precisa-. Da un po’ di mesi l’unica via per attraversare il confine con l’Austria è l’auto, perché sui treni vengono fermati tutti. Se però viene chiuso anche quel passaggio rimangono tutti qui”. Dall’ottobre del 2013, nel capoluogo lombardo sono passati circa 87mila profughi. “A Milano ci sono circa 600 posti per i transitanti -aggiunge Alberto Sinigallia-. Ma ormai sono ospiti fissi circa 500. Molti hanno deciso di chiedere asilo politico visto l’impossibilità di proseguire il viaggio. Il 25% è invece costituito da profughi che stanno tornando dai Paesi del nord Europa dai quali vengono cacciati perché è in Italia che sono stati fotosegnalati e per il regolamento di Dublino devono chiedere asilo qui. Tra qualche settimana gli sbarchi ricominceranno. Se l’Austria chiude non sapremo più dove ospitarli”. (Agenzia Redattore Sociale)