Benedetto XVI tra arte e fede. Un libro racconta la bellezza con gli occhi di Joseph Ratzinger

di Elia Fiorenza – Cercare la bellezza e trovarla in fondo alla semplicità. È anche questa la missione di Papa Benedetto XVI che nel corso dei suoi novant’anni trascorsi al servizio della Chiesa e nella vigna del Signore, ha riservato un posto di essenziale rilevanza all’arte e alla continua ricerca della via pulchritudinis. Lo scrivono monsignor Jean Marie Gervais, prefetto coadiutore del Capitolo Vaticano, membro della Penitenzieria Apostolica e fondatore di “Tota Pulchra”, e il vaticanista Alessandro Notarnicola, nel volume “Benedetto XVI. L’Arte è una porta verso l’infinito. Teologia Estetica per un Nuovo Rinascimento” (edito da Fabrizio Fabbri Editore e Ars Illuminandi, 2017), che sarà presentato al pubblico alle ore 11.00 di sabato 22 aprile presso il Palazzo della Cancelleria, Roma.

Nato quale omaggio dell’Associazione culturale “Tota Pulchra” a Sua Santità Benedetto XVI, il volume è arricchito da dieci tavole realizzate per l’occasione dall’artista umbro Bruno Ceccobelli che era presente all’incontro con gli artisti da parte di Papa Ratzinger, il 21 novembre 2009 presso la Cappella Sistina. “Il libro è espressione dell’Associazione ‘Tota Pulchra’ – dichiara il professor Mariano Apa, curatore del testo che presenta e introduce le opere di Ceccobelli in relazione con i testi del magistero di Ratzinger –. L’artista reinterpreta ciascun discorso e messaggio del Cardinale e del Papa in una sintesi artistica in chiave simbolica, così realizzando Dieci Tavole, come unica opera”. Presentandosi come un vero e proprio manuale d’arte “Benedetto XVI. L’Arte è una porta verso l’infinito. Teologia Estetica per un Nuovo Rinascimento” è stato descritto dal Cardinale Angelo Comastri, che ne ha curato la Prefazione, come una “meditata raccolta di dissertazioni” di Joseph Ratzinger.

“Se manca la bellezza del cuore, la bellezza esterna è soltanto una maschera. E le maschere, prima o poi, cadono e allora ci si trova di fronte a mostri di orgoglio e di egoismo. È l’esperienza drammatica che oggi si ripete ogni giorno, condannandoci a vedere tante persone veramente brutte perché deformate da indisponente orgoglio e da ripugnante egoismo. Le pagine di questo volume hanno come filo costante questo messaggio: ascoltiamo, meditiamo e, soprattutto, cerchiamo la vera bellezza. Il mondo di oggi ha urgentemente bisogno di persone veramente belle e non di maschere che prima seducono e poi amaramente deludono”, scrive il Cardinale Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, mettendo in luce il pensiero di Benedetto XVI e ponendosi in linea con quanto ribadito da Papa Francesco in diverse occasioni. “La bellezza ci porta a Dio”, ha detto Bergoglio esortando gli artisti, come hanno fatto i suoi predecessori Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, a continuare a “farla”, “perché fa bene a tutti”.