Bologna: l’ex studentato Battiferro accoglie famiglie in difficoltà
BOLOGNA – “Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in Italia 14 anni fa, e da un anno, grazie al progetto “Beverara 129” gestito dal Comune di Bologna e dall’Azienda pubblica di servizi alla persona della città, viviamo in un appartamento del complesso residenziale ex ‘studentato Battiferro’ in via Beverara 129. Essendo in gravi difficoltà economiche il progetto ci ha dato una casa dove viviamo insieme a 2 dei nostri 6 figli, gli altri sono rimasti in Romania”. A parlare è Ionne Cioaca, romeno, disoccupato da tempo, che insieme alla moglie ci ha fatto entrare in casa sua per testimoniare in prima persona l’aiuto ricevuto dal progetto inserito all’interno di “Case Zanardi”.
Nel complesso residenziale dell’ex “studentato Battiferro” sono 24 gli appartamenti (per un totale di 100 posti letto) che l’Asp della città di Bologna, in collaborazione con il Comune e l’Associazione Terra verde onlus, ha destinato alle famiglie in difficoltà, costituendo un progetto di emergenza abitativa con annessa valorizzazione sociale degli spazi comuni. L’Istituzione “Inclusione sociale e comunitaria Don Paolo Serra Zanetti”, in accordo con i servizi sociali, gestisce le assegnazioni degli alloggi tramite concessioni di 18 mesi, prorogabili di ulteriori 6. “Il nostro obiettivo è favorire l’auto-organizzazione delle persone, l’apertura al territorio e la socializzazione – ha spiegato Gianluca Borghi, amministratore unico Asp Bologna – Nel complesso residenziale dell’ex ‘studentato Battiferro’ che abbiamo preso in gestione un anno fa, vivono attualmente famiglie di 12 nazionalità diverse, multiproblematiche e con grossi problemi di inclusione sociale. All’interno di esse vi è un numero alto di ragazzi dai 16 ai 20 anni che hanno abbandonato la scuola, non lavorano e trascorrono le loro giornate in strada a non fare nulla o sono coinvolti in attività illecite e atti vandalici”. Per impedire ciò, attraverso l’iniziativa “Benessere, solidarietà e condivisione nella Zona Lame”, Asp ha predisposto locali al piano terra dell’ex Battiferro che ospiteranno laboratori creativi per coinvolgere i ragazzi e servizi per le famiglie.
Il complesso residenziale che ospita le famiglie è composto da tre blocchi strutturali, il primo è destinato agli interventi educativi a favore dei minori e delle famiglie, e attraverso l’accoglienza e l’ascolto vuole favorire la socializzazione con il territorio, il secondo e il terzo blocco sono invece destinati ai lavoratori creativi e ai servizi per le famiglie. Fra questi entro la fine dell’anno saranno inaugurati la “Bottega di prossimità” e i laboratori “Labidea” del Coordinamento volontariato Lame. A 15 famiglie residenti nel complesso abitativo, selezionate dai servizi sociali del Comune, verrà data la possibilità di accedere alla bottega per reperire beni alimentari, prodotti per l’igiene e vestiti in maniera gratuita, con un massimo di prodotti da poter “acquistare”. Gli educatori presenti nei laboratori “Labidea” invece coinvolgono i ragazzi in attività creative, manuali e di fantasia, utilizzando anche programmi a computer di grafica tridimensionale e di modellazione per stimolare le loro capacità e inserirli in ambito lavorativo.
“L’ex studentato Battiferro diventerà un contenitore sociale di grande vitalità dove si intersecano forti esperienze di vita e si possono creare le basi per un progetto di integrazione e cittadinanza attiva. La nostra speranza è che questa esperienza possa fornire indicazioni utili anche ad altri contesti in città”, conclude Amelia Frascaroli, assessore al Welfare di Bologna. (Cristina Mazzi)