Calabria: povertà educativa, accordo Regione-Save the Children
ROMA – La Calabria è la prima regione italiana ad aver sottoscritto un accordo con ‘Save the Chldren’ finalizzato a contrastare la povertà educativa. A renderlo noto è l’assessore regionale al lavoro e alle politiche sociali, Federica Roccisano che ha incontrato a Roma il direttore dell’associazione, Raffaella Milano.
“Secondo l’ultimo rapporto Istat, oltre un milione – ha ricordato l’Assessore Roccisano – sono i minori che vivono in condizioni di povertà assoluta, raggiungendo livelli allarmanti, mentre altri tre milioni e mezzo sono a rischio povertà ed esclusione sociale. Questi ragazzi durante l’arco della loro giornata vivono una condizione sicuramente difficile ed a differenza dei loro coetanei di altri paesi o città, oltre a non avere alcuna opportunità, sono spesso tagliati fuori da molte delle attività educativo-culturali che viceversa sono alla portata dei loro coetanei”. La mancanza di opportunità educative, infatti, può pregiudicare il rendimento scolastico e non contribuisce ad aumentare le possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni dei più piccoli. Ecco perché “la povertà educativa, cioè la mancanza delle competenze necessarie per uno sviluppo adeguato e per farsi strada nella vita – spiega ‘Save the Children’ – è una mina innescata sul futuro di milioni di bambini e adolescenti italiani”.
Dal rapporto ‘Illuminiamo il Futuro 2030 – Obiettivi per liberare i bambini dalla povertà educativa’ , presentato lo scorso settembre, si evince che quasi il 25% dei quindicenni è sotto la soglia minima di competenze in matematica e quasi 1 su 5 in lettura, percentuale che raggiunge rispettivamente il 36% e il 29% fra gli adolescenti che vivono in famiglie con un basso livello socio-economico e culturale: povertà economica e povertà educativa, infatti, si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione. D’altra parte, notevoli sono le carenze di servizi e opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche: solo il 14% dei bambini tra 0 e 2 anni riesce ad andare al nido o usufruire di servizi integrativi, il 68% delle classi della scuola primaria non offre il tempo pieno e il 64% dei minori non accede ad una serie di attività ricreative, sportive, formative e culturali, con punte estreme in Campania (84%), Sicilia (79%) e Calabria (78%). In particolare, il 48,4% dei minori tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro nell’anno precedente, il 69,4% non ha visitato un sito archeologico e il 55,2% un museo, il 45,5% non ha svolto alcuna attività sportiva.
Redazione
“Illuminiamo il futuro 2030 – Obiettivi per liberare i bambini dalla Povertà Educativa”: la ricerca fornisce dati ed elaborazioni inedite e propone 3 Obiettivi entro il 2030 per sradicare le povertà economica ed educativa di milioni di minori. A supporto di bambini e adolescenti in condizioni di deprivazione socio-culturale, Save the Children ha aperto 13 Punti Luce in 8 regioni, coinvolgendo finora più di 4500 minori in attività culturali, sportive, creative, ludiche.