Carcere, una bambina di pochi mesi vive dentro Sollicciano
FIRENZE – Nel carcere di Sollicciano c’è una bambina di pochi mesi, che vive qui insieme alla madre detenuta. E’ la denuncia dei Radicali di Firenze, che hanno visitato l’istituto penitenziario fiorentino nel giorno di Natale con il leader del gruppo politico Marco Pannella.
“E’ doveroso segnalare – hanno detto i Radicali a questo proposito – che Firenze attende da troppi anni l’attivazione di un istituto a custodia attenuata (Icam) per madri detenute; è stata individuata la struttura, i fondi sono stati accantonati, ma tutto resta bloccato, apparentemente per motivi di natura burocratica”.
La delegazione dei Radicali, accompagnata nel carcere dal cappellano Don Vincenzo Russo, ha constatato il permanere di molte situazioni critiche e di rilevanza strutturale, già evidenziati in precedenti visite: forti carenze igieniche, mancanza di acqua calda nelle celle, estese infiltrazioni di acqua provenienti dai tetti, diffusa presenza di letti a castello a tre piani, nonostante siano pericolosi e da tempo vietati dai regolamenti.
Sono stati constatati anche alcuni miglioramenti, riconducibili soprattutto a un minor grado di sovraffollamento, grazie al quale i servizi interni alla struttura carceraria sono finalmente oggetto di maggiore attenzione. Si segnala, ad esempio, la presenza di ambulatori attivi, presidi sanitari funzionanti e la creazione di un campo di rugby all’interno dell’istituto.
Oltre alla presenza di una bambina, è stata rilevata anche “la presenza all’interno del carcere della Casa di Cura e Custodia (l’Opg femminile) con cinque internate”. “Sono passati nove mesi dall’approvazione della legge 81, che dando il via al superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ha imposto la chiusura di tali istituzioni – hanno detto i Radicali – Ciò nonostante la presenza di cinque internate evidenzia, ancora una volta, gravi carenze nell’applicazione della legge, ai limiti dell’illegalità”. (Redattore Sociale)