Cerimonia Scopelliti: arriva Minniti, allontanati giornalisti
VILLA SAN GIOVANNI – Spiacevole episodio, stamani nella frazione Piale di Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, in occasione della cerimonia di commemorazione del 26° anniversario dell’omicidio del giudice Antonino Scopelliti, impegnato in Cassazione a sostenere l’accusa nel primo maxiprocesso a Cosa Nostra.
Alla cerimonia, organizzata nel punto in cui il magistrato venne assassinato, è stato ammesso un centinaio di persone, tra politici, forze dell’ordine e personaggi di vario tipo, ma non i giornalisti che, seppur regolarmente invitati, sono stati tenuti lontani dalla Polizia. Un funzionario della Digos ha spiegato ai cronisti che “vi sono ragioni di sicurezza per cui l’area deve essere bonificata” per l’imminente arrivo del ministro dell’Interno Marco Minniti. Ai giornalisti non è stato, quindi, consentito di avvicinarsi alla zona nella quale è giunto il ministro dell’Interno, ma è stato loro “concesso” di seguire o effettuare riprese da una balconata soprastante.
Una brutta pagina che dovrebbe indurre seriamente a riflettere sia gli organizzatori di queste iniziative, sia chi è deputato a garantire la sicurezza: il nemico non è certo il giornalista e, soprattutto, senza il lavoro dei giornalisti – che va rispettato da tutti – nessuno avrebbe probabilmente neppure saputo che il 9 agosto 2017 a Piale di Villa San Giovanni un ministro della Repubblica e una pletora di deputati, amministratori, politici, magistrati, forze dell’ordine e chi più ne ha ne metta, ha celebrato il 26° della scomparsa di un magistrato che ha pagato con la vita il coraggio di combattere la ’ndrangheta. Una guerra che il giudice Scopelliti ha combattuto con i fatti e non con le passerelle.
Siamo, comunque, certi che il ministro Marco Minniti dell’episodio sia inconsapevole e, probabilmente, non se se sia neppure accorto. Come siamo certo che sarà lui il primo a fare in modo che episodi del genere non abbiano più a verificarsi. (giornalistitalia.it)