Cirò, beni confiscati: tre immobili cercano gestore
Uso sociale dei beni confiscati alle mafie, proseguire nello storico e virtuoso percorso che ha fatto e continua a fare della Città di Lilio e del Calendario un riferimento positivo nella gestione degli immobili sottratti alla criminalità organizzata: luoghi divenuti simbolo di riscatto culturale e sociale. È per queste ragioni che l’Amministrazione Comunale chiama a raccolta privati e mondo dell’associazionismo: dobbiamo prevenire il degrado causato dall’inutilizzo.
È quanto fa sapere il Sindaco Francesco Paletta informando che, in attesa che due dei cinque immobili disponibili vengano assegnati dall’Agenzia del Demanio al patrimonio comunale, la Giunta ha dato atto di indirizzo all’ufficio tecnico comunale di predisporre la manifestazione d’interesse per la concessione dei beni.
“Se inutilizzate per troppo tempo e non interessate da interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria queste strutture – aggiunge il Primo Cittadino – rischiano di entrare in uno stadio di degrado, difficile poi da recuperare. Confidiamo, quindi, nella sensibilità del mondo dell’associazionismo”.
I tre immobili sono ubicati in località S. Elia, uno in Via San Leonardo e un altro sito in Via Casopero, nel centro storico. Quest’ultimo era tra i progetti che l’Esecutivo aveva presentato nell’ambito dei Contratti Locali di Sicurezza, insieme a quello di dotazione degli arredi del laboratorio scientifico (l’unico approvato e finanziato) ed alla realizzazione di un campetto polivalente in Località S. Elia. L’ambizione condivisa dalla Giunta era e rimane quella di riqualificare e realizzare un archivio comunale storico.
In termini di gestione dei beni confiscati alla mafia, Cirò vanta e conferma un’esperienza più che positiva: dall’attuale sede dell’associazione Miserciodia di via Canali al laboratorio scientifico intitolato a Luigi Lilio in memoria del Preside Gabriele Vincezno; dal Centro Diurno per ragazzi Alessandro Vitetti, inaugurato in occasione della 1a Giornata Regionale del Calendario ai terreni che i ragazzi dell’associazione Libera hanno reso produttivi fino al Museo Archeologico in località Arenacchio, autentico fiore all’occhiello di questa esperienza intrapresa nel governo della comunità in questi anni.
“Abbiamo dimostrato e vogliamo continuare a dimostrare – conclude Paletta – che quella della promozione culturale e della legalità è l’unica via d’uscita per costruire qui e adesso, soprattutto sensibilizzando le nuove generazioni, il mondo della scuola, volontariato ed associazioni, percorsi autentici e credibili di sviluppo sostenibile e durevole per le nostre popolazioni e per il territorio”. (Comunicato Stampa)