Collin Clarke, la prima gara del culturista con la sindrome di Down
ROMA – Ha conquistato un dignitosissimo quinto posto alla gara di bodybuiding che si è tenuta qualche giorno fa a Louisville, nel Kentucky. Ma soprattutto ha coronato il suo sogno: essere un culturista a livello agonistico, nonostante il suo cromosoma in più e la corporatura ridotta. Così la storia e le fotografie di Collin Clarke, 22 anni, stanno facendo il giro della rete e i media anglosassoni gli stanno dedicando una discreta attenzione. La sindrome di Down, infatti, non gli sta impedendo di coltivare la sua passione, superando anche le difficoltà che gli pone la sua statura, al di sotto della media.
Alla base di questo successo sportivo e non solo c’è il legame d’amicizia nato tra Collin e il suo personal trainer, Glenn Ubelhor, che ha iniziato ad allenarlo circa un anno fa. Dopo una dieta rigorosa e un duro esercizio fisico, Collin è dimagrito e ha rinforzato la sua muscolatura: con notevoli vantaggi sul suo fisico, ma anche sul suo umore e sulla sua psiche.
Assicura Ubelhor di non aver mai avuto un allievo più impegnato e concentrato di Collin. “Quanti di noi hanno visto avverarsi i propri sogni? E’ quello che sta per succedere a Collin”, ha dichiarato l’allenatore prima dell’inizio della gara. Durante la competizione, non gli è stato riservato alcun trattamento di favore: “Sono così contento – ha dichiarato Collin prima di esibirsi – Il bodybuilding ce l’ho nel sangue”. Lo dimostra la sua espressione felice nelle foto e nel video, più ancora del risultato della gara. Della sua prima gara: la prima di tante, c’è da scommetterci. (RS)