Con “Stringbox” si puo’ regalare una vacanza accessibile
TORINO – Chiunque, negli ultimi anni, si sia avventurato in un centro commerciale avrà notato probabilmente degli angoli espositivi pieni di cofanetti colorati, sulla cui copertina svetta di solito l’immagine di una località turistica, una città d’arte o una capitale europea. Si chiamano “Smartbox”, e ultimamente hanno avuto un vero e proprio boom, se non altro per la facilità (e il prezzo relativamente contenuto) con cui permettono di regalare una breve vacanza all inclusivesenza passare per intermediari e agenzie: basta sfogliare un catalogo con lunga serie di strutture convenzionate (tra alberghi, musei, ristoranti, centri benessere e via dicendo), compilando quindi il proprio itinerario su misura.
La notizia è che a partire dal prossimo giovedì anche i portatori di disabilità avranno uno smartbox realizzato sulla base delle proprie esigenze. A idearlo è stata una cordata di 12 organizzazioni, sparse tra sette paesi (Italia, Belgio, Spagna, Bulgaria, Portogallo, Germania e Danimarca) e coordinate dalla piemontese Cpd, la Consulta per le persone in difficoltà, che dal 2010 – con il progetto Turismabile – è tra le capofila europee per quanto riguarda la promozione del turismo accessibile.
Si chiamerà Stringbox, e prende il nome da String – acronimo di Smart Tourist Routes for Incluse Groups – progetto col quale la Consulta ha recentemente vinto un bando Ue: chiunque voglia regalare un viaggio a una persona disabilità non dovrà far altro che accedere al sito web dell’iniziativa e compilare un itinerario – turistico, rilassante o enogastronomico – scegliendo tra una lunga serie di strutture convenzionate. La garanzia è la completa accessibilità di ognuno dei centri menzionati: le destinazioni offerte al momento sono tre, tra Italia, Spagna e Bulgaria; e se a qualcuno dovesse sembrar poco, sarà bene specificare che la realizzazione del progetto ha richiesto più di due anni, “tra mappatura delle strutture e creazione di una rete con i sei tour operator europei che abbiamo coinvolto – spiega Gianni Ferrero, presidente Cpd – tutti specializzati in turismo a misura di disabile”. “Il passo più importante – spiega Ferrero – è stato definire insieme uno standard comune circa l’accessibilità, per far si che questa non restasse un concetto astratto. Soltanto in Europa, almeno 50 milioni di disabili sono pressoché esclusi dal mercato del turismo per problemi di entità spesso trascurabile. Il problema è che quasi nessuno, finora, si è mai occupato di formare gli operatori turistici su cosa si debba intendere per ‘accessibilità’: spesso è sufficiente uno scalino nella doccia per escludere una fetta enorme d’utenza. Noi garantiamo che questo non accada”.
Per quanto riguarda le destinazioni, “chi vorrà visitare la Spagna – continua Ferrero – potrà andare ad Avila, una città storica nella regione della Castiglia, le cui mura fortificate risalgono al 1000 dopo Cristo. Ci sarà poi Sozopol, la più antica città bulgara nella regione del Mar Nero; mentre per l’Italia partiremo col Piemonte, una regione dove la nostra presenza si è fatta ormai capillare e dove possiamo dunque garantire un’ampia rete di strutture convenzionate”.
Ma non è tutto, in realtà. Perché a partire dal prossimo gennaio, la Consulta e Turismabile faranno il bis con un’altra iniziativa, “dedicata – specifica Ferrero – a chi voglia regalarsi un viaggio, più che regalarlo”. Si chiamerà BookingAble, e sarà una vera e propria agenzia di Booking on line che darà accesso a un sistema di prenotazione con informazioni dettagliate e aggiornate circa l’accessibilità di camere, strutture di svago e di soggiorno. “Per il momento – continua il presidente Cpd – il progetto riguarderà la sola Italia, sulla quale ormai abbiamo presenza sempre più capillare: inizialmente partiremo col Piemonte, per poi allargarci entro i primi quattro mesi alle maggiori città d’arte come Venezia, Firenze, Roma, Napoli e Milano”. Anche nel caso di BookingAble, – il cui sito web sarà online a partire dal mese prossimo – il progetto è stato reso possibile dalla rete di contatti che negli ultimi anni la Cpd ha creato attraverso una lunga serie di workshop, convegni ed eventi in giro per il paese. “Anche qui – specifica Ferrero – l’elemento più importante è stato la definizione di uno standard: in questo caso saremo noi stessi a garantirlo, perché ogni struttura che vorrà aderire dovrà sottoporsi ad un periodo di formazione obbligatoria con i nostri tutor, a prescindere dall’esperienza accumulata con i turisti disabili”. Se poi non bastasse, la Consulta ha voluto inserire altri due soggetti a garanzia dell’utenza: “il primo – continua Ferrero – è un call center, che sarà a disposizione degli utenti per assisterli in ogni loro necessità durante il soggiorno”. Il secondo, invece, sarà una rete di “clienti misteriosi”, “viaggiatori disabili in incognito che potranno recarsi in ogni momento nelle strutture convenzionate – conclude il Presidente – e che solo al momento di congedarsi estrarranno un tesserino che li qualificherà come ispettori di Bookingable: tra le clausole da accettare per aderire all’iniziativa, infatti, c’è proprio l’eventualità di una visita del cliente misterioso, che si occuperà di valutare le diverse strutture”.
Bookingable verrà presentata ufficialmente nel convegno annuale sul turismo accessibile che Turismabile tiene in occasione della Giornata internazionale della disabilità: l’appuntamento è il prossimo 10 dicembre, ad Asti, dove verranno premiati i tre vincitori del concorso fotografico col quale, lo scorso settembre, l’ente ha messo in palio altrettanti pacchetti turistici per il Piemonte. All’iniziativa hanno aderito in centinaia, provenienti da Inghilterra, Bulgaria e Francia, oltre che dall’Italia: la foto più cliccata, secondo Ferrero, “ha avuto all’incirca 2500 condivisioni”. Un altro indizio, se ancora servisse, del fatto che il turismo accessibile non è esattamente un affare di nicchia