Cosenza: crimine e rock, presentato il libro “Suoni dal buio – Appunti di musica, cronaca e visioni”
Alla libreria Ubik di Cosenza é stata presentata l’opera “Suoni dal buio – Appunti di musica, cronaca e visioni”, il nuovo libro edito da Il Foglio letterario scritto a quattro mani dall’avvocato penalista e criminologa cosentina Chiara Penna e dal giornalista e musicista torinese Claudio Mangolini.
Il giornalista Saverio Paletta ha moderato l’incontro con l’autrice, in un dialogo che ha affrontato tematiche molto attuali, soprattutto alla luce di recenti fatti di cronaca e devianza giovanile, collegati ingiustamente, secondo Chiara Penna, alla musica.
L’idea letteraria, nata dalla passione comune degli autori per la musica rock, è definito come “un viaggio all’interno dei meandri oscuri delle sette note”, perché affronta in modo assolutamente originale argomenti noti, come la strage di Cielo Drive a opera della Family, e meno conosciuti ai più, come ad esempio i delitti collegati all’Inner Circle norvegese.
Il tutto, in una chiave di lettura in parte psichedelica e “visionaria”, così come raccontato da Glezös, noto agitatore della scena punk italiana (giornalista per la rivista Rolling Stone, produttore artistico, autore, cantante e polistrumentista con Baccini, Zucchero e Maurizio Vandelli – ndr) che ne ha curato l’introduzione.
Nel libro i fatti sono valutati dal punto di vista criminologico da Chiara Penna e musicale da Claudio Mangolini, attraverso l’analisi di eventi efferati che hanno interessato in modo indiretto il mondo del rock e la cultura del periodo storico di riferimento.
Sia Chiara Penna che Claudio Mangolini sono al loro secondo lavoro editoriale, ma “Suoni dal buio” sta facendo parlare di sé proprio perché questa volta gli autori hanno voluto attraversare, dai loro rispettivi punti di vista e a mezzo delle loro competenze specifiche, il mondo della musica e della pellicola a partire dalle canzoni di Charles Manson fino al cinema psichedelico di Kenneth Anger, senza tralasciare l’opera di Anton LaVey, famoso fondatore della Chiesa di Satana.
Durante l’incontro alla Ubik si é parlato della scena musicale underground italiana, di testi ingiustamente collegati al satanismo e di pellicole cinematografiche che, attraverso il connubio con importanti colonne sonore, hanno affrontato temi violenti e storie di emarginazione sociale. (Comunicato Stampa)