Cosenza, domenica in esclusiva regionale il nuovo spettacolo di Ascanio Celestini

ascanio celestini cosenza

La scena contemporanea a Cosenza firmata More – il progetto ideato e diretto da Scena Verticale in partenariato con il Comune di Cosenza, la Regione Calabria e il MiBACT – cambia occasionalmente location presentando al Teatro Cinema Italia “Pueblo”, l’ultimo lavoro di Ascanio Celestini. Unica data in Calabria, domenica 18 febbraio alle 20.30, sul palcoscenico del cineteatro Italia arriva la nuova produzione dell’istrionico Celestini, secondo capitolo della trilogia sugli “ultimi” delle periferie.

In Pueblo l’artista ritorna negli stessi luoghi in cui palpitava la vita della sua precedente creazione: il bar, il supermercato, il marciapiede. Qui vive Valentina, giovane cassiera che sogna di essere regina di un reame popolato dalle storie feroci e poetiche di altrettanti personaggi disillusi e traditi dalla vita. Voci differenti s’incontrano all’interno di un bar per ritrarre un universo fatto di povertà, ma capace di brillare come un diamante di rara bellezza o un mondo senza dei – come quello di Laika – in cui, nonostante tutto, molti miracoli dovranno accadere. Accompagnato dalle musiche originali composte da Gianluca Casadei, Celestini crea un nuovo ritratto dei margini della società e invita lo spettatore a identificarsi con i suoi protagonisti: personaggi che, al di là della loro particolare condizione sociale, come tutti noi, affrontano la propria condizione di esseri umani.

Ascanio Celestini, uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione, è attore, drammaturgo teatrale e regista cinematografico. Tra i suoi spettacoli: Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini (1998); la trilogia Baccalà, il racconto dell’acqua, Vita, morte e miracoli e Milleuno, la fine del mondo (1998-2000); Radio clandestina (2000); Fabbrica (2002); Scemo di guerra. Roma, 4 giugno 1944 (2004); Il razzismo è una brutta storia (2009); Pro patria (2012); Discorsi alla nazione (2013). Per il cinema ha girato il documentario Parole sante, il lungometraggio La pecora nera, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, mentre è stata edita nel 2011 la raccolta di racconti Io cammino in fila indiana. Nel 2015 ha scritto, in collaborazione con M.L. Gargiulo, Un anarchico in corsia d’emergenza e diretto e interpretato la pellicola Viva la sposa. Negli anni ha ricevuto molti premi: “Premio Ubu speciale”, il “Premio Fescennino d’oro”, “Premio Gassman” come ‘miglior giovane talento’, il premio “Oddone Cappelino” per il testo Le Nozze di Antigone, nel 2005 il Premio Ubu per lo spettacolo Scemo di guerra (‘Nuovo testo italiano’) e vari altri premi per i suoi testi letterari e teatrali.