Cosenza, Sabrina Ferilli a teatro con “Signori…Le Patè de la Maison”

COSENZA – A quanti di noi sarà capitato di partecipare, volutamente, o meglio, forzatamente,  a pranzi o a cene familiari, cha partono con lodevoli presupposti di aggregazione e condivisione ma che, non si sa bene per quale perverso meccanismo, terminano in un totale disastro?

“Signori…Le Patè de la Maisoncommedia brillante, dal retrogusto agrodolce, più agro che dolce, e che ha visto l’affascinate Sabrina Ferilli vestire i panni della protagonista Gabriella, insieme all’istrionico Maurizio Micheli, che ha interpretato il ruolo del marito Vittorio, ha ben rappresentato la classica famiglia borghese, ma non necessariamente borghese, che si riunisce nella stessa casa per una qualsiasi ricorrenza e che mette in atto, appunto, quei perversi meccanismi rissosi.

Ispirata alla commedia francese Le Prénom, di Matthieu Delaporte e Alexandre De La Patellière, con l’adattamento teatrale firmato da Carlo Buccirosso e dalla stessa Ferilli e  con Maurizio Micheli che ne firma la regia “Signori…Le Patè de la Maisonha registrato l’ennesimo sold out del cartellone ideato, in occasione della stagione di prosa 2015/2016,  da “L’Altro Teatro”, la storica società cosentina che compie ben vent’anni di attività. In questo spettacolo – racconta la Ferilli- c’è la volontà di sovvertire tutta una serie di luoghi comuni, che vanno da quelli politici ma anche una modalità borghese di vivere e sull’omosessualità. C’è un modo leggero e divertente di trattare argomenti che fanno scaturire reazioni in questo nucleo familiare”.

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Gabriella (Ferilli) sarà l’artefice di una cena in famiglia in cui Vittorio il marito (Micheli), uomo abbracciato da tic e insicurezze, farà da supporto alla moglie anche se  estremamente infastidito senza farne mistero. Gli invitati, vittime o carnefici, la linea è sottilissima, sono: l’amico del cuore,  Marcello (Massimiliano Giovanetti) tenero e disponibile trombonista in un’orchestra sinfonica e i cognati Emanuele, viziato e saccente (Pino Quartullo), fratello di Gabriella,  e sua moglie Arianna, insipida e arrendevole, (Claudiafederica Petrella) in dolce Attesa. A preparare la cena, nel grande appartamento ben rappresentato da una accurata scenografia, è giunta in soccorso la mamma di Gabriella, la spumeggiante Liliana Oricchio Vallasciani. Sarà proprio Liliana, (l’attrice che  conserva il nome di battesimo anche in scena)  a mandar di traverso, il famoso “patè de la maison”. Dopo i vari battibecchi messi in atto da i cognati per tutta la serata, tra insulti e rivendicazioni, ben posizionati sullo stomaco non si sa bene da quanti decenni, si scopre che Liliana “la mamma” e segretamente fidanzata da due anni con Marcello il “trombonista”. Dopo la “traumatica” e inimmaginabile notizia, si accende una “rissa” tra Emanuele e il “patrigno” Marcello la cui omosessualità era certezza per  tutti. Dopo il putiferio, Gabriella calma gli animi.

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L’attenzione del pubblico è catalizzata sulla Ferilli, che per tutta la commedia si lascia andare in un marcato accento romanesco, ma che nel momento del monologo sulle “scuse” da prova di grande intensità ed energia. Siamo alle battute finali, arriva Liliana che messa alle strette fa “outing”. Intanto gli ospiti se ne vanno e restano Gabriella e Vittorio a riflettere sulla loro bizzarra famiglia che nonostante le rivendicazioni, le divergenze e i colpi di scena … inevitabilmente non smetteranno mai di amare.

Raffaella Santoro