Costantin e la sua corsa a ostacoli con le stampelle
FIRENZE – Una corsa a ostacoli con le stampelle. E’ tutto vero ed è quanto si appresta a fare il paratleta Constantin Bostan, 37enne moldavo, amputato alla gamba sinistra. Ha recentemente gareggiato nei 42 chilometri della Stramilano, contando sull’aiuto soltanto delle sue stampelle. E tenterà di fare altrettanto sabato prossimo, a Cenaia (Pisa), per la Inferno Run, una delle “Obstacle Race” più partecipate d’Italia. Il tracciato della tappa del 7 maggio a Cenaia è predisposto in una spettacolare tenuta di 500 ettari, misura 12 km e vanta oltre 30 ostacoli artificiali, fiumi, laghi e pozze di fango. Inferno Run devolverà una fetta degli incassi alla Fondazione Tommasino Bacciotti, Onlus che da più di 15 anni è al fianco dell’Ospedale Pediatrico Meyer.
Come può correre e superare gli ostacoli con le stampelle? La forza di volontà è l’arma vincente di questo atleta, che ha subìto un brutto incidente all’età di 2 anni, quando un cavallo a dondolo gli cadde sulla gamba. Cominciò allora un percorso tra le cliniche dell’ex Unione Sovietica, una serie di drammatiche operazioni che alla fine, dopo vent’anni, lo hanno costretto alla definitiva amputazione.
Constantin, però, non si rassegna alla vita senza una gamba. E vive normalmente, per quanto possibile, sfoderando coraggio e tenacia quotidianamente. Lotta ogni giorno, affronta gli ostacoli della vita a viso aperto. E farà altrettanto sabato, in questa corsa dove sarà uno dei protagonisti. Impossibile vincere, per lui, ma l’importante è partecipare e affrontare se stesso e un percorso apparentemente inadeguato per un atleta disabile come lui. Merito anche dei suoi genitori, che dall’età di 3 anni lo hanno portato in piscina e in palestra ogni settimana. Poi a 12 anni si innamora del karate, segue corsi e diventa cintura gialla. Poi il body building, il calcio, braccio di ferro e l’amore per tutto lo sport in generale.
Arriva in Italia per seguire la madre, che lavorava a Rho. Diventa volontario soccorritore nelle ambulanze, trova lavoro come operatore socio sanitario, diventa il primo straniero della nazionale di calcio italiano per amputati. E poi comincia a correre, prima in piccole competizioni, poi nelle maratona. Si allena quasi tutti i giorni, va più piano degli altri, ma arriva comunque al traguardo di molte competizioni. E sabato prossimo arriva anche la corsa a ostacoli. Una piccola prova in più in una vita costellata di ostacoli, che Constantin affronterà ancora una volta con coraggio e determinazione. (Agenzia Redattore Sociale)