Costi illegittimi per il certificato di idoneità alloggiativa, i comuni rimborsano i migranti
BERGAMO – Per i comuni di Seriate e Albino, in provincia di Bergamo, torna nella media nazionale il costo di rilascio del modulo di idoneità alloggiativa; un documento che tutti i cittadini stranieri devono obbligatoriamente richiedere per avviare pratiche come quelle del ricongiungimento familiare o del il rilascio del permesso di soggiorno per lungo periodo (l’ex carta di soggiorno). A seguito di un’ordinanza speciale emessa dalle due amministrazioni, il rilascio del certificato aveva raggiunto dei costi che oscillavano tra i 160 e i 220 euro, contro i 30 – 50 euro della media nazionale.
Asgi, e Cgil di Bergamo insieme alla cooperativa Ruah, su sollecito di numerosi cittadini stranieri e delle tante associazioni che da mesi si sono mosse contro gli ingiustificati aumenti, avevano inviato una lettera ai comuni, in cui invitavano i comuni di Seriate e Albino a ripristinare degli importi precedenti. A seguito di tali provvedimenti, le due amministrazioni hanno deciso di accogliere le richieste dei ricorrenti senza attendere la prima udienza, che era stata fissata per il prossimo 22 dicembre davanti al Tribunale di Bergamo.
Secondo le delibere, i comuni di Seriate e Albino sono anche tenuti a restituire la differenza di importo a tutti i cittadini stranieri che hanno pagato delle cifre enormemente superiori alle media degli altri comuni italiani per ottenere i certificati. Le ordinanze non erano, infatti, in alcun modo giustificate da una effettiva corrispondenza con la prestazione erogata. Per il Tribunale di Bergamo c’era già un precedente giurisprudenziale: qualche tempo fa, infatti, aveva già dichiarato discriminatoria la stessa strategia promossa dalle amministrazioni dei comuni di Bolgare e Telgate, situati sempre nella Provincia.
“Una grande vittoria per noi e per le altre associazioni che hanno partecipato alla causa e che si battono per la parità di trattamento” hanno affermato Marta Lavanna e Alberto Guariso, avvocati di Asgi. Come ricorda l’associazione, è stato approvato di recente un ordine del giorno che impegna il Governo a elaborare “criteri certi e univoci per la determinazione dell’importo delle tasse relative al rilascio dell’attestazione di idoneità alloggiativa” ed è stata fissata “soglia massima da stabilirsi eventualmente a cura del Governo medesimo”, anche in ragione della necessità di garantire il rispetto della Direttiva 2003/86/CE sul diritto all’unità familiare. (Marta Menghi)