Cresce la pirateria nel mondo dei libri: un danno al Paese per 1,88 miliardi
Durante la pandemia è cresciuto in Italia il fenomeno della pirateria di libri a stampa, ebook e audiolibri. Nel 2021 si sono infatti compiuti 322mila atti di pirateria al giorno, in crescita del 5% rispetto al 2019. Il danno per il sistema Paese è di 1,88 miliardi di fatturato e un mancato gettito fiscale di 322 milioni di euro. E’ quanto emerge dalla seconda analisi commissionata dall’Associazione Italiana Editori (Aie) all’istituto di ricerca Ipsos, presentata al ministero della Cultura, alla presenza del presidente di Aie, Ricardo Franco Levi, del presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Giuseppe Moles.
La pirateria priva il mondo del libro di 771 milioni di euro di fatturato, pari al 31% del valore complessivo del mercato al netto di editoria scolastica ed export. Secondo la ricerca presentata da Nando Pagnoncelli, la filiera del libro perde 5.400 posti di lavoro, che diventano 13.100 con l’indotto. Il fenomeno coinvolge più di un italiano su tre sopra i 15 anni (il 35%), il 56% dei professionisti (avvocati, notai, commercialisti, ingegneri, architetti e altri) e l’81% degli studenti universitari.
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Ad essere danneggiati sono tutti i settori del mondo editoriale: le vendite perse nel settore della varia (fiction e saggistica) sono pari a 36 milioni di copie l’anno (stampa e digitale), per un mancato fatturato di 423 milioni di euro. Le copie (stampa e digitale) perse nel settore universitario sono 6 milioni, pari a un fatturato di 230 milioni di euro; quelle nel settore professionale – libri a stampa, digitali e banche dati – sono pari a 2,8 milioni di copie, con una perdita a valore di 118 milioni di euro.
Secondo la ricerca, gli italiani sono consapevoli che piratare libri, ebook, banche dati è illecito e illegale, anche se un po’ meno di due anni fa: risponde affermativamente l’82% (erano l’84%). Malgrado questo sempre più persone ritengono poco o per nulla probabile che gli illeciti vengano scoperti e puniti (il 68%, erano il 66%), mentre lo considerano un comportamento poco o per niente grave il 39% (dato invariato rispetto a due anni fa). Il 23% (circa 1 su 5) ha scaricato illegalmente libri digitali o audiolibri e il 17% li ha ricevuti da amici e familiari, il 7% ha ricevuto da amici e familiari libri fotocopiati, il 6% ha utilizzato chiavi di accesso non sue per accedere a ebook e audiolibri in abbonamento, il 5% ha acquistato libri fotocopiati. (Agenzia DIRE)