Crotone: Aeroporto, lettera di licenziamento sotto l’albero di Natale
CROTONE – (di Francesca Caiazzo) Hanno continuato a lavorare per mesi pur non percependo lo stipendio. Lo hanno fatto perché sapevano che lo scalo non poteva e non doveva fermarsi. D’altronde i dati sul traffico passeggeri erano incoraggianti: sempre in positivo e in aumento. Ma il loro sacrificio, per ora, è stato completamente inutile.
A pochi giorni dal Natale, è arrivata loro la lettera di licenziamento “per giustificato motivo oggettivo”: la società di gestione è fallita e “allo stato non è più ipotizzabile l’esercizio provvisorio”. Firmato, la curatela fallimentare. I 28 dipendenti dell’aeroporto di Crotone, chiuso dall’Enac il primo novembre scorso, vanno dunque a rinforzare l’esercito dei disoccupati calabresi.
I lavoratori, dopo la chiusura dello scalo pitagorico, hanno fatto sentire la loro voce. Hanno manifestato pacificamente in quello che era stato il loro posto di lavoro. Hanno chiesto ai rappresentanti politici e istituzionali di agire non solo per garantire loro un futuro lavorativo ma anche per non condannare Crotone e la sua provincia all’isolamento.
Il fallimento della Società S. Anna, la curatela fallimentare, le inchieste giudiziarie, la nascita della Sagas, l’esercizio provvisorio, i ritardi nella pubblicazione del bando di gestione, l’abbandono di Ryanair. Infine, la chiusura. Ora, si attende di conoscere l’esito della gara indetta dall’Enac.
Quanto tempo passerà prima che Crotone possa tornare a volare? E che ne sarà dei 28 ex dipendenti? Sarà stata la campagna referendaria prima, i preparativi in attesa del Natale poi, ma sulla vicenda sembra stia calando pericolosamente il silenzio. Per questo, la foto della lettera di licenziamento che uno dei lavoratori ha posizionato tra gli addobbi del suo albero di Natale dovrebbe far arrossire di vergogna più di qualcuno.