Crotone, ancora intoppi per il Marrelli Hospital
CROTONE – Un problema di natura normativa, sta purtroppo bloccando il decreto di autorizzazione del Marrelli Hospital, fermo al Ministero Economia e Finanza da diversi giorni, (fine dicembre 2015), quando si pensava che ormai si fosse vicini al tanto sospirato traguardo.
Un intoppo burocratico, che molto probabilmente avrebbe a che vedere con la natura contrattuale del personale dipendente. Ma sono soltanto ipotesi, in quanto dal Mef nulla trapela. Cosi come ci conferma anche il Commissario regionale alla sanità calabrese, Massimo Scura: “Roma sta verificando il nostro Dca da diversi giorni, ma a tuttora non abbiamo ricevuto nessuna risposta in merito. Certo è che se dovessero insorgere difficoltà ulteriori, dovremo inventarci qualcos’altro. Ma sono comunque convinto che ce la faremo“.
Morale della favola: la situazione alla fine si risolverà per il meglio. Resta solo da stabilire come, e soprattutto in quanto tempo. Ad ogni modo il Commissario Scura, per quanto ci riguarda, avrebbe già pronta la soluzione di “riserva”.
Si accennava ad un problema molto probabilmente legato ai contratti del personale del Marrelli Hospital. E allora, abbiamo chiesto delucidazioni in merito, al segretario provinciale della Uil, Mimmo Tomaino. “L’allegato 3 disciplina i criteri per l’autorizzazione delle cliniche (pubbliche e private) per i cosiddetti acuti. Nella fattispecie Chirurgia generale ad indirizzo oncologico ed ortopedia pediatrica. Per potere avviare l’attività autorizzata – spiega Tomaino – bisogna depositare i contratti del personale, e per un modulo di 20 posti letto occorrono da 8 a 10 Infermieri professionali a 38 ore settimanali, e da 3 a 6 OSS a 38 ore settimanali, più naturalmente i medici da 5 a 9. Quello che si deposita, sono i contratti individuali del personale. Ció detto, l’accordo sindacale, che ovviamente non si deposita, pone dei vincoli al ribasso, sotto i quali non si deve e non si può assolutamente scendere, ma si può, ove mai occorresse, salire“.
Valutazione, quella di Tomaino, oggetto di discussione nel corso della trattativa, in base alla quale ogni accordo di flessibilità pone i cosiddetti paletti di ingresso, al di sopra dei quali si possono costruire grattacieli con solide basi di crescita e di sviluppo. Dopodiché, anche un pizzico di fortuna ed una sinergica e lungimirante politica dei soggetti interessati, devono necessariamente fare la loro parte.
Francesco Biafora
Breve storia. Il Marrelli Hospital (struttura sanitaria privata in attesa di autorizzazione) fu presentato ufficialmente nell’ottobre 2013 dal Presidente del Gruppo, Massimo Marrelli, e inaugurato il 9 novembre delle stesso anno alla presenza, tra gli altri, dell’ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. “Una struttura – ha sempre sostenuto Marrelli – che nasce per “arrestare l’emigrazione sanitaria”, un Centro di eccellenza che attraverso i servizi offerti ai degenti e alle loro famiglie offrirà professionalità nel personale e nelle tecnologie”.
Il Marrelli Hospital ha sede in un edificio che in passato ospitava una ex clinica privata. Quattro piani fuori terra per un manufatto architettonico di 4800mq che è stato completamente ristrutturato ed adattato alla nuova visione di utilizzo di spazi da dedicare agli ambiti sanitari e di accoglienza. Il centro sarà composto da un poliambulatorio, da un blocco operatorio di 4 sale, dal reparto di Chirurgia generale a prevalente indirizzo oncologico e dalla Chirurgia pediatrica.
La storia del Marrelli Hospital, negli ultimi due anni, è stata tortuosa e al centro di dispute politiche, soprattutto per la presenza della compagna di Massimo Marrelli, Antonella Stasi, nell’ex Giunta regionale guidata da Scopelliti. Alla fine del 2015, era stata annunciata l’attesa autorizzazione ministeriale, che ad oggi non è ancora arrivata.
Intanto. nei giorni scorsi Cisl, Uil e Confindustria hanno firmato l’accordo di flessibilità per il Marrelli Hospital. L’intesa serve per l’assunzione immediata di circa 80 figure (delle 170 previste) che entreranno a collaborare già da mercoledì 30 dicembre con contratto a tempo indeterminato nella struttura sanitaria crotonese.
Redazione