Crotone, Ciclofficina TR22o ad Amministrazione comunale: “Utilizzare fondi MIT per piste ciclabili”
Chi pedala cambia il mondo dolcemente. Ne sono convinti i ragazzi di Ciclofficina TR22o di Crotone che si occupa, tra l’altro, di promozione della mobilità sostenibile. In sella alla loro due ruote, i membri dell’associazione invitano ad adottare un modo diverso di scoprire la città, le sue bellezze naturali e archeologiche. A zero impatto ambientale. Proprio domenica scorsa hanno organizzato una pedalata verso uno dei luoghi più suggestivi della provincia, Capo Colonna.
Certo, per pedalare in sicurezza c’è bisogno che la città stessa permetta a ciclisti di potersi muovere senza rischi per se stessi e per gli altri. Per questo, Ciclofficina TR22o chiede all’amministrazione comunale di Crotone se e come voglia usufruire dei fondi stanziati di recente dal Ministero dei Trasporti “destinati al cofinanziamento di interventi per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali nelle aree urbane e delle ciclovie turistiche”.
Il particolare, secondo quanto reso noto dallo stesso MIT, “le risorse verranno stanziate in tre anni: 9,89 mln per l’esercizio finanziario 2016, 1,23 mln per il 2017 e 1,22 mln per il 2018. Per il piano di riparto sono stati considerati il livello di incidentalità che coinvolge ciclisti e pedoni e gli interventi prioritari a favore della sicurezza di tali categorie in particolare nelle aree urbane. Le risorse distribuite sono espressamente dedicate ad interventi per il miglioramento della sicurezza stradale da individuare sulla base di analisi dell’incidentalità specifica, dei fattori di rischio e dell’efficacia delle soluzioni proposte”.
Il totale delle risorse è pari a € 12.348.426 euro e alla Regione Calabria sono stati assegnati 272.477,05 euro.
L’Associazione Ciclofficina tr22o chiede dunque: “Che tipo di interventi saranno finanziati?” e dà anche qualche suggerimento: “Ad esempio: realizzazione di piste ciclabili, realizzazione di percorsi pedonali, attraversamenti pedonali semaforizzati, attraversamenti con isole salvagente, attraversamenti pedonali mediante passerelle, sovrappassi, sottopassi; messa in sicurezza di percorsi ciclabili e pedonali; creazione di una rete di percorsi ciclopedonali protetti o con esclusione del traffico motorizzato da tutta la sede stradale; realizzazione di progetti per una mobilità sicura e sostenibile per pedoni, ciclisti e altri utenti vulnerabili”.