Crotone, presidio di Azione Identitaria contro Hotspot

CROTONE – Si è svolto questa mattina in Piazza della Resistenza a Crotone il presidio organizzato da Azione Identitaria per dire no all’ubicazione degli Hotspot. Durante l’evento è stato distribuito materiale informativo ai cittadini, molti dei quali incuriositi si sono fermati a chiedere spiegazioni su questa tematica ed alcuni non erano proprio a conoscenza della volontà dell’Amministrazione targata Pugliese di voler costruire questi centri di identificazione per gli immigrati nella città pitagorica.

E’ stato aperto anche uno striscione nella piazza antistante il Palazzo di Città con su scritto “No Hotspot”, a cui sono seguiti gli interventi dei dirigenti regionali del movimento politico. Bruno Spatara ,reggente regionale, ha letto il testo del volantino distribuito al popolo nel quale veniva spiegato il motivo della protesta e le drammatiche e gravi conseguenze che potrebbe avere in città un HotSpot.

E’ stata poi la volta del coordinatore regionale Igor Colombo che ha parlato dell’inchiesta dell’Europol sulla tratta degli immigrati minori scomparsi negli ultimi 2 anni ,una cifra considerevole intorno ai dieci mila e della paventata fine di questi minori che, stando alle inchieste avviate da alcune Procure e dalla stessa Europol ,pare siano stati gestiti dalla criminalità organizzata e destinati al mercato della pedofilia e del traffico degli organi. Colombo ha ancora parlato della mancata attivazione della circolare Gabrielli che avrebbe potuto porre un freno all’invasione incontrollata a cui stiamo assistendo.

A prendere la parola infine la portavoce regionale Paola Turtoro che ha attaccato in maniera dura il sindaco della città ed ha parlato dell’abbandono totale di Crotone dal punto di vista politico,sociale ed economico. Alla luce anche dell’ultimo fatto di cronaca scoppiato in città con l’aggressione da parte di un immigrato ad una coppia del crotonese ,riteniamo che l’attenzione debba essere ancora più alta ed al netto degli stucchevoli steccati e rigurgiti ideologici ,nessuno può negare che Crotone ,cosi come altre città, rischia di conoscere una spirale di paura e terrore che mai prima aveva visto, innescata da queste azioni che non abbiamo difficoltà a definire barbare e che vanno assolutamente bloccate sul nascere. (Comunicato Stampa)