Crotone, uno sportello contro il bullismo. Martella ai giovani: “Chiedete aiuto e fregatevene di cosa dicono gli altri”
CROTONE – “Ogni volta che metto piede in una scuola, pietrifico”. E’ ancora vivo il dolore di Teresa Manes, che quattro anni fa ha perso un figlio. Il ragazzo, appena 15enne, non ce l’ha fatta a sopportare la prepotenza dei “bulli”. E si è tolto la vita. Una vicenda che l’ha devastata come madre e che l’ha spinta, poi, a impegnarsi in prima linea proprio nella prevenzione di un fenomeno inquietante, che sta assumendo sempre più i contorni di una piaga sociale. E’ nata così L’A.I.PRE.B, Associazione Italiana Prevenzione Bullismo, che si occupa di educare, informare, formare e sensibilizzare su un problema che affligge tanti, troppi ragazzi. Costituita nell’ottobre 2014 e divenuta operativa nel dicembre 2015, l’associazione presieduta da Manes porta avanti attività che si rivolgono soprattutto agli studenti, di Crotone e dell’intera Calabria, ma anche ai docenti e alle famiglie.
Parlare con le vittime di bullismo è importante e soprattutto è importante far parlare loro, ascoltarle. Proprio per questo dal 7 aprile, presso la Casa della Cultura grazie alla sinergia con il Comune di Crotone, è attivo uno sportello di ascolto per il superamento del disagio giovanile aperto ogni martedì e giovedì dalle 15 alle 18. Ad accogliere i ragazzi che si rivolgeranno allo sportello, che è completamente gratuito, diversi professionisti tra assistenti sociali, psicologi, criminologi, mediatori familiari che garantiranno la massima riservatezza. Un luogo anonimo e protetto per offrire “un punto di vista sia giuridico-sociale che piscologico” ha aggiunto la vicepresidente dell’A.I.PRE.B. Giusy Schipani.
“E’ doveroso – spiega Teresa Manes – porre un’attenzione alta su un fenomeno subdolo che interessa tutti. La famiglia è la prima agenzia educativa chiamata a formare il ragazzo per l’ingresso nella società e la scuola deve farsi carico di eventuali criticità quando se le trova davanti”. Inoltre, secondo Manes: “I progetti di prevenzione e di sensibilizzazione da portare avanti nelle scuola devono poggiare sulla pair education, educazione tra pari, ma anche su tecniche di resilienza volte ad accrescere l’autostima”.
Un percorso comune, dunque, che in tanti hanno deciso di voler condividere. Alla presentazione del servizio, hanno voluto, tra gli altri, manifestare vicinanza e garantire ampia disponibilità Dirigente del Compartimento Polizia Postale Vincenzo Cimino, il quale ha spiegato come “il bullismo incida profondamente sulla sensibilità di un adolescente” sottolineando quanto sia importante la prevenzione; il comandante provinciale dei Carabinieri di Crotone, colonnello Salvatore Gagliano, che nel definire il bullismo lo ha assimilato a un “comportamento paramafioso” per le modalità con cui si manifesta “e che spesso sono simili a quelle che riscontriamo in alcune nostre attività investigative”; Don Ezio Limina per l’Arcidiocesi di Crotone, Santino Mariano dell’Ufficio Scolastico Regionale, una rappresentanza della Capitaneria di Porto, rappresentanti della Cooperativa Noemi. A moderare l’incontro, Francesco Vignis, responsabile dell’Ufficio Comunicazione del Comune di Crotone, uomo di grande sensibilità che si lascia piacevolmente coinvolgere in progetti rivolti ai ragazzi del territorio. Uniti per uno scopo comune, quindi, perché “tutti dobbiamo dare il proprio contributo, solo insieme si arriva meglio allo stesso obiettivo” aggiunge Manes.
Testimonial d’eccezione dell’iniziativa l’F.C. Crotone Calcio, sempre attento alle dinamiche sociali del territorio. A rappresentare la squadra rossoblu che sta facendo sognare la città, un giocatore di punta, Bruno Martella al quale è stata donata la maglia dell’associazione e la tessera dell’A.I.PRE.B. “Anche noi come squadra siamo vicina a questo progetto e riteniamo importante l’apertura di questo sportello, soprattutto per tutti quei ragazzi magari più timidi che non riescono a esprimere il loro stato d’animo: qui possono chieder aiuto”.
Giovane, bello e proiettato ormai con tutta la squadra verso il campionato di serie A, Martella come tutti gli altri calciatori, è un punto di riferimento per tanti giovani, un simbolo di successo sportivo e sociale. Una responsabilità nei confronti di tanti adolescenti che sognano magari di imitarne le attività, proprio per questo lancia a tutti i ragazzi un messaggio: “Parlate, confidatevi, non tenetevi tutto dentro. Soprattutto non date retta a quello che dicono gli altri solo perché vogliono farvi sentire più fragili. Reagite e fregatevane”.
Per contattare l’associazione è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica info.aipreb@libero.it
Francesca Caiazzo