Dal Necronomicon al Voynich: i libri più misteriosi della storia

Ecco cinque titoli di opere tra mistero e maledizioni

La storia della letteratura è ricca di testi e di manoscritti molto particolari, alcuni dei quali avvolti nel mistero. Si parla di opere spesso di origine oscura, e che in tanti considerano addirittura maledette. Ci sono esempi appartenenti all’immaginazione e al genio di talentuosi scrittori come H.P. Lovecraft, considerati pura invenzione, e altri che invece potrebbero avere dei collegamenti con la realtà. In ogni caso, è interessante passare in rassegna i principali.

Necronomicon

Scritto dall’autore immaginario Abdul Alhazred, il Necronomicon è un testo di fantasia, concepito dalla mente geniale del romanziere H.P. Lovecraft. Nelle intenzioni dell’autore, il Necronomicon rappresenta un grimorio che contiene oscuri segreti e magiche conoscenze legate all’universo degli scritti di Lovecraft, come il mondo di Cthulhu. Alcuni sostengono che il libro esista realmente e che sia custodito in luoghi segreti, soprattutto perché si credeva che Lovecraft avesse davvero un collegamento diretto con mondi che nessun altro essere umano può vedere o frequentare.

Il Libro dei Morti

Il Libro dei Morti egizio è un altro testo enigmatico, anche se storicamente molto più concreto rispetto al Necronomicon. Si tratta di una raccolta di formule magiche, incantesimi e preghiere che gli antichi Egizi credevano potessero aiutare l’anima del defunto durante il suo viaggio nell’aldilà. Questo testo ha ispirato tantissimi film e videogame, come nel caso di Book of Dead Slot, una macchinetta digitale che catapulta il player nelle leggende egizie e fra le antiche piramidi. Il Libro dei Morti risulta ancora oggi avvolto nel mistero, dato che il significato delle sue formule è andato perso nel tempo.

Voynich

Il Voynich è un manoscritto davvero particolare. Questo testo è stato scoperto all’inizio del XX secolo, ed è scritto in una lingua sconosciuta, che non ha nessun legame con altri idiomi delle civiltà del passato. Si parla di un codice unico ricco di simboli indecifrabili, che mixano disegni di piante, riferimenti astronomici, figure umane e diagrammi. Alcuni studiosi sostengono che si tratti di un antico manoscritto scientifico risalente al Medioevo, mentre altri lo indicano semplicemente come il frutto di uno scherzo di qualche buontempone con una spiccata vena creativa e artistica. In ogni caso, ci si trova di fronte ad un vero capolavoro.

La Piccola Chiave di Salomone

La Piccola Chiave di Salomone è un altro grimorio magico, e la sua stesura viene attribuita proprio a Re Salomone. In sostanza, questo testo rappresenta una collezione di formule il cui compito dovrebbe essere quello di evocare e comandare gli spiriti. Va detto che, ancora oggi, il libro in questione risulta essere al centro degli studi di tantissimi appassionati di esoterismo. In ogni caso, anche La Piccola Chiave di Salomone ha origini particolarmente incerte, e non è mai stato provato che sia stato Salomone in persona a scriverlo.

Codex Gigas

Si chiude con un veloce riferimento al Codex Gigas, noto anche come la Bibbia del Diavolo, risalente al Medioevo. Questo testo, che incute paura a moltissimi studiosi, è noto soprattutto per i suoi disegni inquietanti e per le sue enormi dimensioni. Inoltre, la leggenda racconta che sia stato scritto da un monaco in una sola notte, il che ovviamente aumenta il fascino di tale leggenda.