Dalla UIL carbone per Renzi
ROMA – “Le categorie del pubblico impiego hanno portato i sacchi di carbone. Adesso sta al governo e a Renzi evitare che diventino carboni ardenti. Ci sono i lavoratori che hanno una dignità e i loro rappresentanti devono poter discutere le condizioni per rinnovare il contratto con il governo che è il peggior datore di lavoro di questo Paese“. Così il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, parlando in Piazza Montecitorio dove è stato organizzato un presidio dalle quattro categorie del pubblico impiego del sindacato (UilFpl, UilScuola, UilPa e UilRua).
Nonostante la pioggia su Roma, quattro sacchi di carbone, indirizzati al presidente del Consiglio sono stati posti al centro della piazza di fronte al parlamento, in segno di protesta per il mancato rinnovo del contratto dei circa 3 milioni di dipendenti pubblici, perché resta disattesa una sentenza della Corte Costituzionale che ha invitato il governo a provvedere già nel corso del 2015: sono passati, sottolinea la Uil, 2.194 giorni dall’ultimo rinnovo contrattuale.
“Il carbone in piazza, alla vigilia dell’Epifania- continua Barbagallo- oggi è un fatto simbolico. Le categorie del pubblico impiego hanno portato quattro sacchi ma non lo facciano diventare ardente. Il Paese non ha bisogno di questo. I lavoratori devono essere retribuiti giustamente, come prescrive la Costituzione e se si vuole fare la riforma della PA con il consenso dei lavoratori bisogna subito andare al rinnovo del contratto”. La riforma targata Madia, conclude Barbagallo, “viene fatta senza coinvolgere i lavoratori interessati. Così si rischia di fare una riforma che non verrà mai attuata o applicata”. (DIRE)