Diocesi di Matera-Irsina: inaugurata a Matera la nuova Mensa della fraternità
Per Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, questa data rappresenta una felice “Dio-incidenza” poiché esattamente 18 anni fa venivano celebrati i funerali di Don Giovanni Mele, il parroco del quartiere Piccianello di Matera che nel 2000 aprì la prima mensa per i bisognosi della città.
Benedetta da Papa Francesco il 25 settembre 2022, dopo la celebrazione eucaristica a conclusione del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale, è stata inaugurata il 4 dicembre a Matera la nuova Mensa della fraternità intitolata al suo fondatore, presenti le autorità locali e un gran numero di cittadini.
Per Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, questa data rappresenta una felice “Dio-incidenza” poiché esattamente 18 anni fa venivano celebrati i funerali di Don Giovanni Mele, il parroco del quartiere Piccianello di Matera che nel 2000 aprì la prima mensa per i bisognosi della città.
Ospitata fino ad oggi in locali attigui alla parrocchia, la mensa è ora collocata in un immobile di 276 metri quadri posto in un’area verde di oltre 360 metri quadri, priva di barriere architettoniche e dotata di zone per il parcheggio.
L’opera architettonica, costruita in appena 9 mesi con materiali ecosostenibili, è stata donata all’Associazione don Giovanni Mele dalla Fondazione Egidio Tamburrino, mentre i mobili e le attrezzature per la cucina sono state donate da Caritas Italiana e dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina in esecuzione di volontà testamentarie del compianto giudice Dott. Guglielmo Loschiavo.
Con il sostegno dei volontari e delle comunità parrocchiali, la mensa potrà offrire oltre 100 pasti caldi al giorno preparati da uno chef di professione in un ambiente molto ben curato perché “a chi è più sfortunato nella vita bisogna dare le cose belle”, così Mons. Caiazzo al termine dell’inaugurazione.
Il taglio del nastro è stato affidato alla presidente dell’Associazione Don Giovanni Mele Maria Rosaria Di Muro e a Giulia Mele, sorella del sacerdote e ancora oggi, nonostante l’età, tra le volontarie della Mensa.