Diritti umani, a Firenze convegno su “Tortura in Europa e in Italia” ricordando Riccardo Magherini
(Comunicato Stampa) – “Tortura in Europa e in Italia: una questione di diritti umani”, si intitola così il convegno organizzato dall’Associazione “Riccardo Magherini”, Amnesty International Italia e Arci Firenze, nel giorno – il 17 giugno – in cui ricorre l’anniversario della nascita di Riccardo Magherini, ex giocatore del settore giovanile della Fiorentina, morto nella notte fra il 2 e il 3 marzo 2014 mentre veniva arrestato in una strada di San Frediano, nel cuore di Firenze.
Nell’attesa della sentenza di primo grado per il processo che vede imputati 4 militari e due volontari della Croce rossa, con l’accusa di omicidio colposo, le tre associazioni hanno voluto dedicare a Riccardo, al suo ricordo, una giornata incentrata sui diritti umani, sulla loro tutela e sulla loro promozione.
Nel pomeriggio, negli spazi della Fondazione RFK – International House of Human Rights di via Ghibellina, a Firenze, alle 16.30 si incontreranno rappresentanti delle associazioni, giornalisti, avvocati, testimoni e studiosi, per parlare di “Tortura in Europa e in Italia: una questione di diritti umani”, attraverso un confronto sul tema degli abusi da parte delle forze di polizia e sulla mancata introduzione del reato di tortura in Italia.
Dopo il convegno sarà il turno delle arti, questa volta nel cortile del Caffè Letterario de Le Mutrate, con la performance dell’artista Alberto Casiraghi, in arte “Casiraghy” e della danzatrice Sylvia Zanotto e, a seguire, alle 21, con il concerto “Auguri Riky!”, che vedrà sul palco i fiorentini “Secondo Appartamento”: band formata da cinque musicisti polistrumentisti che attingono al new folk di stampo british/american, con testi ispirati alla tradizione cantautorale italiana, il cui suono si caratterizza per gli arrangiamenti ricchi, avvolgenti e variegati.
Alle note dei Secondo Appartamento si alterneranno letture di brani, ad opera di amici di Riccardo Magherini e delle associazioni. Parteciperà anche Ilaria Cucchi, sorella di Stefano.
Rammarico è stato espresso dai rappresentanti delle tre associazioni durante la conferenza stampa, per il mancato patrocinio da parte del Comune di Firenze alla giornata di venerdì 17 giugno che – grazie al profilo degli ospiti del convegno – sarà un’interessante occasione di approfondimento sul tema degli abusi da parte delle forze dell’ordine e, conseguentemente, consentirà di aprire una riflessione sulla necessità di rafforzare la cultura dei diritti umani in questo Paese.
“Vogliamo ricordare Riccardo nel giorno del suo compleanno, il 17 giugno”. Spiega, per l’Associazione Riccardo Magherini, il fratello di Riccardo, Andrea Magherini, presente assieme al padre Guido (che ha fatto il punto sull’iter processuale, rispondendo anche agli attacchi lanciati durante l’udienza di martedì 14 giugno, dall’avvocato difensore di tre dei quattro carabinieri, nei confronti della famiglia). “È, per noi, un modo per dimostrare che la vita e l’amore sono più forti della morte e della violenza. Riky ci ha lasciato un compito: quello di combattere ogni forma di abuso. E noi sentiamo, come famiglia e come amici, il dovere di dedicare le nostre energie a questa battaglia: per provare a cambiare le cose per un Paese migliore, in cui i diritti umani vengano riconosciuti prima di tutto. Fare questo percorso insieme ad Amnesty International e Arci ci fa carpire che siamo sulla strada giusta”.
“Arci è da sempre in prima linea nella difesa dei diritti fondamentali delle persone – ha spiegato il presidente di Arci Firenze Jacopo Forconi – ci è sembrato naturale, quindi, contribuire alla realizzazione di questa serata con l’Associazione Riccardo Magherini e Amnesty International. Il caso di Riccardo, purtroppo, rappresenta una palese violazione di questi diritti e il nostro impegno come associazione deve focalizzarsi da un lato sulla diffusione della conoscenza di quanto accaduto – sia in quella tragica notte sia in aula durante le udienze del processo – e, dall’altro, sul sostegno alla famiglia Magherini nell’affrontare non tanto il dolore privato di una perdita così terribile, quanto il dolore di un processo le cui contraddizioni sono sotto gli occhi di tutti.”
Anche Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia ha spiegato l’importanza di aderire e di partecipare alla manifestazione, soffermandosi sulla data scelta per ricordare Riccardo: “La decisione della famiglia Magherini di ricordare Riccardo nel giorno della sua nascita e non in quello della sua morte è un gesto importante e pieno di significato. Il 17 giugno saremo insieme a loro per parlare di diritti umani e ricordare quanto sia importante, anche in questo paese, difenderli ogni giorno e accompagnare la ricerca di verità e giustizia dei familiari di chi, di quei diritti umani, ne ha subito la violazione in modo estremo”.