Disabilità, Ban Ki Moon: “Adoperarci perché nessuno sia messo ai margini”

Ban Ki Moon

ROMA – “Questioni di inclusione: accesso ed empowerment per le persone di tutte le abilità”: è questo il tema scelto per la Giornata Internazionale per i diritti delle persone con disabilità che si celebra oggi, 3 dicembre. Nel messaggio diffuso per l’occasione, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon ricorda che “quest’anno celebriamo la Giornata internazionale all’indomani dell’adozione dell’ambizioso Programma di sviluppo che guarda, con i suoi obiettivi, al 2030. Questo piano d’azione mondiale ci impegna a prendere tutte le misure affinché nessuno sia lasciato solo. La costruzione di un mondo sostenibile a lungo termine – prosegue Ban Ki Moon -, nel quale nessuno venga escluso esige un impegno senza tregua da parte di tutti, disabili e non. Un buon numero delle questioni affrontate nel Programma di sviluppo 2030 interessano le persone disabili, e noi dobbiamo convogliare i nostri sforzi per concretizzare gli impegni presi”.

Continua il segretario generale: “All’inizio dell’anno, i partecipanti alla terza Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla riduzione dei rischi di catastrofe hanno constatato che le persone disabili potevano largamente contribuire a promuovere l’adozione di strategie di preparazione alla catastrofi e di interventi, in caso di catastrofe, accessibili a tutti. L’anno prossimo – annuncia il segretario generale dell’Onu – i partecipanti alla Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo urbano durevole (Habitat III) esamineranno un nuovo programma di sviluppo urbano che punta a rendere le nostre città accessibili a tutti e sostenibili a lungo termine. In questo contesto sarà di cruciale importanza consultare le persone con disabilità”.

“Per il futuro – conclude il suo messaggio Ban Ko Moon – dovremo rinforzare le politiche e le pratiche adottate in materia di sviluppo, in modo che l’accessibilità diventi una delle dimensioni dello sviluppo durevole e non ammetta eccezioni. Per questo sarà necessario conoscere meglio i problemi ai quali fanno fronte tutte le persone disabili (soprattutto procurandoci dati più attendibili, distinti per categoria) e adoperarci perché queste persone abbiano i mezzi per aprirsi nuove prospettive. Tutti uniti in questo intento, disabili e non, possiamo far progredire il mondo vigilando affinché nessuno sia messo ai margini”.