“Ecofeste”, il marchio di qualità per gli eventi che rispettano l’ambiente
PARMA – Un marchio per certificare eventi e manifestazione a basso impatto ambientale sul territorio parmense: si chiama “Ecofeste Parma”, nato dall’accordo sottoscritto tra Associazione Comuni Virtuosi, Assessorato comunale all’Ambiente e con il contributo di Novamont, che con il marchio Mater-Bi produce e commercializza un’ampia famiglia di bioplastiche.
Il marchio “Ecofeste Parma” sarà rilasciato a tutti gli organizzatori di feste ed eventi aperti al pubblico (siano essi privati, organizzazioni o aziende) che rispetteranno i seguenti parametri: effettueranno in maniera spinta la raccolta differenziata di carta, cartone, vetro, plastica, lattine, oli di frittura, organico; individueranno un responsabile della manifestazione per la gestione dei rifiuti e formeranno gli addetti sul tema specifico; utilizzeranno stoviglie, posate e bicchieri riutilizzabili (ceramica, vetro, metallo, etc.) o stoviglie monouso unicamente in materiali biodegradabili e compostabili certificati; utilizzeranno il minor quantitativo possibile di imballaggi; prevedranno specifiche attività di comunicazione sul tema della raccolta differenziata destinate al pubblico partecipante.
Obiettivo del progetto “Ecofeste” è la riduzione dell’impatto ambientale delle manifestazioni gastronomiche, ricreative, sportive, culturali, di animazione sociale e valorizzazione territoriale che si svolgono nell’ambito del territorio comunale attraverso la diffusione di buone pratiche di raccolta differenziata e di riciclo. “Il progetto è l’altra gamba di un percorso che vede nella raccolta differenziata e nella tariffazione puntuale il primo, decisivo, passo per affrontare la questione rifiuti – ha spiegato Marco Boschini, fondatore e coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi –. Queste azioni esistono ormai da diversi anni in molti piccoli comuni italiani. Il fatto che anche una città di medie dimensioni abbia raccolto il testimone della sostenibilità è molto importante per imprimere un’accelerazione ad un cambiamento quanto mai necessario”.
Gli fa eco Andrea di Stefano, Responsabile progetti speciali di Novamont: “Questo progetto è stato concepito per sostenere la comunità parmense nel percorso di limitazione della generazione dei rifiuti e di valorizzazione della componente organica: gli avanzi di cucina, infatti, se raccolti con contenitori e ausili compostabili – sacchi, shopper, stoviglie monouso –, possono essere trasformati in biogas e/o compost e diventare esempio perfetto di economia circolare per la quale niente è rifiuto ma tutto torna ad essere risorsa con grandi benefici per l’ambiente”. (Agenzia Redattore Sociale)