El Puente per Carlo, un Fondo per tutti
El puente per Carlo, un fondo per tutti. Questo lo slogan scelto dal Comitato El puente per Carlo per lanciare la petizione online con la quale si chiede allo Stato Italiano la tutela dei cittadini italiani vittime di reati all’estero.
La storia di Carlo. Tutto nasce a seguito dell’aggressione subita la notte tra il 26 e 27 novembre 2015, dall’ingegnere 29enne Carlo Iannuzzi, di Roccella Jonica (RC) mentre si trovava per lavoro a Buenos Aires. Carlo è stato colpito violentemente al capo, riportando un trauma cranico grave. È stato ricoverato in un ospedale statale, dove ha subito un intervento “salvavita”, per essere poi trasferito in una clinica privata perché le sue condizioni necessitavano di attrezzature e di risorse mediche che la prima struttura non poteva garantire. Da quel momento dalla Calabria è partito un vero e proprio ponte di solidarietà verso l’Argentina per aiutare la famiglia Iannuzzi a sostenere le spese per le cure mediche necessarie. In tanti, non solo gli amici del giovane, in diverse parti di Italia e nella stessa Argentina, si stanno mobilitando con iniziative mirate per la raccolta fondi.
La petizione. Ma per il Comitato El Puente per Carlo, tutto questo non basta. Non può bastare finché, come si chiede nella petizione, non sarà garantita anche maggiore tutela per i cittadini italiani vittime di reati all’estero. Dunque bene la solidarietà della gente comune, ma anche le istituzioni devono fare la propria parte. In particolare, si legge nell’appello del Comitato, “il caso di Carlo sottolinea che per le categorie più precarie come i disoccupati – ma anche, per esempio, gli studenti senza borsa di studio, stando alle informazioni facilmente reperibili sul sito web salute.gov.it – che si muovono verso alcuni Paesi che stanno fuori dall’Europa non è prevista alcuna forma di tutela”. Ed è anche per questo che El Puente per Carlo “chiede agli organi competenti dello Stato, esortandoli a integrare le norme di cui già si dispone, l’istituzione di un Fondo interministeriale a ispirazione solidaristica ma a carattere risarcitorio, sull’esempio dei fondi per le vittime della strada o dell’usura, finalizzato alla tutela dei cittadini vittime di delitti anche compiuti all’estero, la cui vita e/o salute sono seriamente messe a rischio a causa dei danni subiti e per i quali non sia possibile ottenere un risarcimento attraverso le norme vigenti né dal reo né da terzi”.
Ultime iniziative. Intanto, come dicevamo, le iniziative per la raccolta fondi continuano. Il gruppo Tarantarte, attivo da anni sul territorio bolognese nella promozione e diffusione delle danze popolari del sud Italia attraverso eventi e laboratori, organizza un “Aperitivo Solidale”, in collaborazione con alcuni amici di Carlo. L’appuntamento è per Giovedì 4 febbraio presso il Louisita Wine Bar in via Marconi 41/a a Bologna. La serata inizierà alle 19.30 e prevede un aperitivo danzante accompagnato dalla musica dei Tarantarte, che hanno scelto di misurarsi in questa occasione con le tarantelle, proprio in onore di Carlo e delle sue origini calabresi. Per la serata non sarà richiesto alcun costo d’ingresso ma sarà possibile contribuire liberamente per sostenere la raccolta fondi.
Redazione