Esercito: 200 anni di storia della Brigata Pinerolo
Nella splendida cornice del Castello Normanno Svevo di Bari, al cospetto delle Bandiere e degli Stendardi di Guerra dei sette reggimenti che costituiscono la Grande Unità da combattimento digitalizzata dell’Esercito Italiano, ha avuto luogo la cerimonia commemorativa dei 200 anni della costituzione della Brigata Pinerolo.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, in qualità di massima Autorità, accompagnato dal Comandante delle Forze Operative Sud, Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota, ha preso parte alla cerimonia insieme alle più alte cariche istituzionali pugliesi tra cui il Presidente regionale Michele Emiliano, il Prefetto di Bari, Dottoressa Antonia Bellomo, il Sindaco di Bari, nonché Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Dottor Antonio Decaro.
La “Pinerolo”, unica Brigata di manovra interamente digitalizzata della Forza Armata, ha proiettato i due secoli di storia nella dimensione spaziale cibernetica; a partire dal 2014, infatti, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha designato l’Unità quale Ente responsabile della sperimentazione operativa del progetto Forza NEC (Network Enabled Capability), un programma congiunto Difesa-Industria che si pone come obiettivo quello di abbattere i tempi di comunicazione e di acquisizione delle informazioni nelle operazioni militari per mezzo di nuove tecnologie informatiche.
Nel ricordare questi 200 anni di storia, contraddistinti da una recente spinta tecnologica e uno sguardo al futuro, il Capo di SME, nel discorso rivolto idealmente a tutti gli uomini e donne della Brigata, rappresentati dai vessilli dei Reparti schierati ha sottolineato: “Le radici sono importanti perché non ci si può proiettare in avanti se non si hanno delle basi solide alle spalle e ritengo che la bellissima collaborazione che c’è tra Istituzioni locali e la Forza Armata sia quella base solida che consente alla Brigata Pinerolo di proiettarsi nel futuro, collaborazioni congiunte anche con l’industria del settore della Difesa che contribuiscono a creare questo laboratorio di tecnologie ed evoluzione”.
Il Presidente Emiliano ha rivolto un indirizzo di saluto evidenziando come: “La Puglia è un luogo dove tutte le armi dell’Esercito Italiano compongono un quadro che vuole costruire la pace nel Mediterraneo, anche attraverso una innovazione che ci consenta di mantenere sempre la necessaria superiorità tecnologica in tutti i teatri operativi”.
Il Generale di Brigata Luciano Antoci, Comandante della Brigata Pinerolo, durante la cerimonia, nell’enfatizzare l’evoluzione storica della “Pinerolo”, ha sottolineato: “siamo quello che ricordiamo, ma anche quello che costruiamo. La Brigata Pinerolo, al dovere di ricordare, oggi come domani, affianca il dovere di costruire e di farlo attraverso
l’innovazione tecnologica, l’attenzione al territorio e la cura degli uomini e delle donne che la compongono. I militari della Brigata Pinerolo celebrano questa data con orgoglio, continuando ad operare con impegno e spirito di servizio, fedeli al motto: “Sempre più Avanti, Sempre più in Alto”.
La Grande Unità viene costituita il 13 novembre 1821 quando il Reggimento “Saluzzo”, con Decreto reale, viene trasformato in Brigata “Pinerolo”, costituita all’epoca da 2 reggimenti.
Da allora la Brigata ha contribuito a scrivere la storia d’Italia, prendendo parte a tutti gli eventi bellici, dalle Guerre di Indipendenza, sino ai due Conflitti Mondiali e nel 1952, a seguito di una serie di riconfigurazioni, viene ricostituita nell’ambito del territorio pugliese.
Dal secondo dopoguerra, ha fornito un costante contributo in termini di soldati, mezzi e capacità nelle operazioni di soccorso alla popolazione civile, venendo infatti insignita di una Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito per l’intervento in soccorso di Campania e Basilicata colpite dal sisma del 1980.
La Brigata ha inoltre preso parte a tutte le operazioni svolte sia sul territorio nazionale sia all’estero, nell’ambito delle missioni internazionali nei Balcani, in Libano e in Afghanistan. Inoltre, è stata costantemente impegnata nell’operazione “Strade Sicure”, operando in supporto delle Forze dell’Ordine per incrementare il livello di sicurezza, contrastare la criminalità organizzata e prevenire reati ambientali