Firenze, riscaldamento guasto nel carcere di Sollicciano
FIRENZE – Riscaldamento guasto da venerdì scorso nel carcere di Sollicciano a Firenze. L’impianto è rotto in vari punti dell’istituto penitenziario e alcuni detenuti e agenti penitenziari sono costretti a vivere e lavorare al freddo, praticamente a zero gradi. Quasi impossibile farsi la doccia, visto che l’acqua scorre fredda. Come riportato stamani dal Corriere Fiorentino, alcuni detenuti dormono vestiti, mentre gli agenti vanno a lavorare col cappotto e i doppi calzini. Una situazione drammatica, denunciata anche da Uil Penitenziari e dal cappellano del carcere Don Vincenzo Russo, che dice: “In queste condizioni la prigione diventa una tortura”. Il provveditore regionale alla giustizia Carmelo Cantone ridimensiona il problema sostenendo che “il guasto riguarda soltanto una parte del carcere ed è in via di risoluzione”.
La nuova direttrice, Marta Costantino, si sta occupando del problema, i tecnici dell’impianto sono stati a Sollicciano ma il guasto per il momento non è stato risolto. Non è la prima volta che succede, ma stavolta le condizioni interne all’istituto sono peggiori vista la temperatura esterna che, durante la notte, scende sotto zero. La struttura di Sollicciano, essendo in cemento armato, contiene difficilmente il freddo che arriva dall’esterno. La radicale Rita Bernardini ha parlato di “vergogna italiana”, invitando la direzione a risolvere urgentemente il guasto. (Redattore Sociale)