Gerusalemme, uccisa quattordicenne palestinese
GERUSALEMME – Non si arresta la lunga scia di sangue e violenze che avvelenano il Medio Oriente: una giovane palestinese di 14 anni, Hadil Wajiya Awad, è stata uccisa lunedì a colpi d’arma da fuoco nel mercato centrale di Gerusalemme Ovest, Mahane Yehuda, da uomini delle forze di sicurezza israeliane (Idf).
Secondo le autorità israeliane, aveva tentato di colpire i passanti con delle forbici assieme a sua cugina Norhin, di 16 anni, ferita anche lei e trasportata in ospedale. Le ragazzine, originarie del campo profughi di Qalandiya, avrebbero ferito un uomo di 70 anni, rivelatosi poi un palestinese, residente a Betlemme. Una guardia giurata, anch’essa ferita nella confusione, sembra però essere stata raggiunta da un colpo d’arma da fuoco, probabilmente esploso dalle forze di sicurezza israeliane.
Il bilancio delle violenze in corso dal 1 ottobre nei territori occupati sale a 89 palestinesi uccisi – molti dei quali in circostanze poco chiare e con un uso “non necessario e sproporzionato della forza”, secondo alcune organizzazioni per i diritti umani – e 16 israeliani accoltellati a morte.