Gioco patologico, 50 milioni per prevenzione
ROMA – Distribuire i 50 milioni previsti in legge di stabilità per contrastare il gioco d’azzardo patologico alle regioni in proporzione al numero di abitanti. È quanto ha proposto l’Osservatorio sul gioco patologico del ministero della Salute che ieri pomeriggio si è riunito per la prima volta a Roma. Un primo incontro conoscitivo di un organismo presieduto da Ranieri Guerra, direttore generale della Prevenzione sanitaria al ministero della Salute, che mette insieme per la prima volta referenti Istituzionali (ministeri di Salute, Economia, Istruzione, Dipartimento antidroga e Dipartimento della gioventù), dell’Istituto superiore di sanità, Anci e Conferenza delle Regioni oltre a diverse associazioni come Age, Moige, Unione nazionale consumatori, Codacons, Federserd, Sitd, Alea, Cnca e Fict. E le premesse, spiega Matteo Iori, membro dell’Osservatorio ministeriale per il Cnca, sono buone: oltre alle riunioni in plenaria (la prossima si terrà a metà maggio) nei prossimi giorni verranno organizzati anche gruppi di lavoro tematici.
Al centro della prima riunione, il destino delle risorse stanziate in legge di stabilità. “Ieri si è lavorato solo sul tema del riparto dei 50 milioni di euro previsti dall’ultima finanziaria – racconta Iori -. Si è deciso che tali risorse vadano alle regioni in proporzione al numero di abitanti delle stesse. All’inizio c’era chi suggeriva di suddividerle per quantità di gioco, o in base alla popolazione problematica, ma non ci sono dati che permettano una divisione specifica”. Fondi che l’Osservatorio chiede siano utilizzati “per dare servizi alla popolazione problematica o in un ottica di prevenzione”, chiarisce Iori, e che dovranno essere “rendicontabili con molta chiarezza”. Indicazioni, quelle dell’Osservatorio, che tuttavia non sono vincolanti. “Siamo consapevoli del fatto che le Regioni hanno grande autonomia nella spesa di questi fondi – aggiunge Iori -. Non può essere il governo centrale a dire come vanno spesi in modo dettagliato. L’Osservatorio dà delle indicazioni su quelle che possono essere le buone prassi per la spesa”. Un parere, tuttavia, importante perché “i finanziamenti per i prossimi anni in qualche modo dovranno passare anche da un parere dell’Osservatorio – spiega Iori -. Auspichiamo che si costruisca una collaborazione positiva tra osservatorio e regioni per costruire un parere non vincolante, ma autorevole”.
Risorse, quelle previste in legge di stabilità, che non sono poche e che probabilmente non saranno le uniche. “50 milioni non sono pochi – spiega Iori -. Sono una buona quantità di risorse e soprattutto rappresentano una grossa differenza col passato. Per la prima volta un governo decide di vedere il gioco d’azzardo non solo come un modo per fare cassa, ma anche come qualcosa che può dare una patologia verso cui è necessario attivare procedure di prevenzione e mette a disposizione dei soldi aggiuntivi. A differenza dell’anno scorso, in cui erano stati stanziati 50 milioni alle Regioni, ma all’interno del fondo sanitario, questi sono 50 milioni aggiuntivi ed è un segnale molto importante. Sembra, inoltre, che i finanziamenti proseguiranno. L’auspicio è che possano proseguire anche negli anni successivi”. (Agenzia Redattore Sociale)