Gli ammalati invisibili di Roma
ROMA – Ogni anno a Roma, grazie all’attività su strada dell’associazione Medicina Solidale, vengono assistite gratuitamente oltre 16 mila persone in stato di disagio economico. Di questi il 70% sono donne e il 30% uomini. L’età media è di 25 anni. Ben il 20% delle persone che si sono rivolte agli ambulatori di strada sono bambini (3200) con un età compresa tra gli 0 e i 15 anni. Un aspetto da evidenziare è anche il fatto che il 60% sono immigrati, mentre il 40% sono italiani (sono in crescita le richieste di aiuto da parte degli italiani in particolare delle famiglie). Sono i dati resi noti da Franco Russo, vicepresidente dell’associazione Medicina Solidale e Lucia Ercoli, vicepresidente e responsabile sanitario dell’associazione Medicina Solidale, intervenuti oggi con un focus sugli ambulatori di strada e la medicina solidale all’incontro su “Scienza e Benessere” presso l’Università di Tor Vergata a Roma.
“Le attività dell’associazione di Medicina Solidale si svolgono principalmente in 4 ambulatori di strada a Tor Bella Monaca, Tormarancia e piazza Caduti della Montagnola in collaborazione con l’Unitalsi e la Fondazione Banco Farmaceutico onlus e in prossimità della casa di detenzione di Regina Coeli in collaborazione con l’associazione Vo.Re.Co (Volontari Regina Coeli) e ultimamente anche sotto il colonnato di Piazza San Pietro”, hanno ricordato i due responsabili. In particolare, per quest’ultima attività è stato fondamentale il sostegno dell’Elemosineria Apostolica della Santa Sede che ha donato i farmaci per curare le persone che si rivolgono agli ambulatori. Da alcuni mesi, sempre l’Elemosineria Apostolica, ha messo a disposizione anche un camper-ambulanza per gli interventi in tutta Roma soprattutto in aree con una forte presenza di stabili occupati (dal Collatino fino a Tor Sapienza). Tutta l’attività dell’associazione “Medicina Solidale” può contare anche sul sostegno della Fondazione Migrantes, della Tavola Valdese e della Fondazione Banco Alimentare onlus che dona agli ambulatori parte del cibo distribuito gratuitamente ai poveri.
“I cittadini italiani e immigrati – hanno spiegato Russo e la Ercoli – che si rivolgono agli ambulatori di strada hanno soprattutto necessità di assistenza medica generale e per quella specialistica ambulatoriale. Grazie alla Fondazione Banco Farmaceutico siamo stati in grado di offrire anche quella farmaceutica. A questo dobbiamo aggiungere anche le richieste di assistenza rivolte alle persone con problemi psichiatrici e alle loro famiglie, alle persone con infezione da Hiv e per le persone anziane non autosufficienti. Ultimamente è stato sviluppato anche il progetto ‘Bimbi in forma’ che ha come obiettivo quello di realizzare laboratori di formazione, educazione alimentare e di animazione per i più piccoli da 0 a 13 anni”.
“Nata 12 anni fa – hanno concluso Russo e la Ercoli – l’associazione ‘Medicina Solidale’ è stata in grado di dare risposte complesse al bisogno di salute delle persone, funzionando come Punto per le Cure Primarie attivo H12 per 5 giorni a settimana. Il Servizio si è posto come struttura assistenziale territoriale a bassa soglia di accesso, ad alta integrazione multi-disciplinare ed interprofessionale in linea con quanto auspicato dal programma Sanitario Nazionale riguardo la realizzazione di Centri per le cure primarie”. (Agenzia Redattore Sociale)