“Guarda che storia! Racconti per lo schermo”: selezionati otto romanzi adatti al cinema e alla tv
Grande adesione per la seconda edizione del progetto con 117 titoli proposti da 70 case editrici
“Guarda che storia! Racconti per lo schermo”, il progetto organizzato da Film Commission Torino Piemonte e Salone Internazionale del Libro di Torino, per la seconda edizione ha individuato otto romanzi con caratteristiche e potenzialità adatte a diventare lungometraggi o serie tv. L’iniziativa, infatti, è nata per facilitare il dialogo tra il mondo editoriale e quello della produzione cinematografica e audiovisiva e permettere alle case editrici di presentare i propri libri a registi, sceneggiatori, produttori e decision makers del settore.
Dopo la buona partenza del progetto nel 2021, la seconda edizione di “Guarda che storia!”, rivolta a romanzi o graphic novel editi tra il 2020 e il 2022, la cui call for application si è chiusa lo scorso 30 settembre, ha sorpreso per i grandi numeri raggiunti: 117 titoli arrivati per essere selezionati, in rappresentanza di 70 editori da tutta Italia, di cui 21 dal Piemonte. Grazie alla grande quantità e ottima qualità delle proposte, quest’anno la giuria del progetto ha valutato di selezionare 8 libri – tra romanzi gialli, thriller, commedie, fantasy e romanzi storici – anziché 7 titoli come previsto da bando.
I libri selezionati, che più hanno suscitato l’interesse per una trasposizione per il piccolo o il grande schermo, sono:
BUENDIA BOOKS, “La foresta fossile” di Cristina Converso
EDIZIONI E/O, “Casa è dove fa male” di Massimo Cuomo
FANDANGO LIBRI, “Il guinzaglio” di Giovanni Toscano
FELTRINELLI EDITORE “Maschi e murmaschi” di Chiara Bongiovanni
GRAPHOT EDITRICE “Il caso Lea Schiavi. Indagine sull’omicidio di una giornalista antifascista” di Massimo Novelli
I.D.E.A., “La farfalla d’ombra” di Yali Ou Ametisha
NEOS EDIZIONI “Il procuratore e la bella dormiente” di Giorgio Vitari
RIZZOLI LIBRI, “Le amazzoni” di Manuela Piemonte
Gli otto libri saranno presentati ad una platea di addetti ai lavori, ma anche al pubblico, in una “pitching session” organizzata nell’ambito di TFI Torino Film Industry – Production Days, in programma sabato 26 novembre alle ore 11.30 al Circolo dei lettori (Via Bogino 9, Torino). A introdurre la presentazione delle sette opere saranno Paolo Manera (direttore di Film Commission Torino Piemonte) e Marco Pautasso (segretario generale del Salone Internazionale del Libro di Torino).
Il comitato di selezione chiamato ad individuare i progetti finalisti è composto da: Gino Ventriglia, sceneggiatore e story editor, Graziella Bildesheim, produttrice, e Marco Pautasso Segretario generale del Salone del Libro di Torino.
L’evento è riservato agli accreditati a TFI – Production Days.
Il pubblico interessato potrà scrivere a segreteria@salonelibro.it per richiedere di partecipare, lasciando la propria mail e il proprio numero di cellulare. La prenotazione è obbligatoria con ingresso libero fino a esaurimento posti.
In base a quanto richiesto nel bando, sono state privilegiate le storie ambientate in Piemonte, oppure collocate in altre regioni o nazioni o in luoghi non definiti, ma potenzialmente in grado di prevedere la realizzazione cinematografica e audiovisiva in Piemonte. Sono stati valutati positivamente i racconti dal fascino visivo preponderante, con una narrazione adatta a essere proposta per immagini, con un ritmo narrativo efficace e personaggi fortemente caratterizzati e particolarmente adatti ad una messa in scena cinematografica
«L’entusiasmo e l’elevato numero di candidature ricevute per questa seconda edizione confermano ulteriormente la centralità e l’attualità che l’adattamento per il cinema e la TV rappresenta oggi, tanto per il comparto dell’editoria quanto per quello dell’audiovisivo. Il progetto avviato lo scorso anno con il Salone del Libro dimostra di saper rispondere adeguatamente a una necessità di un mercato costantemente alla ricerca di storie originali e rappresentative: obiettivo che si può raggiungere solo mettendo in connessione i talenti che emergono da filiere culturali e produttive diverse. Con Guarda che Storia cerchiamo – anche per quest’anno – di favorire e agevolare questo traguardo». Paolo Manera, Direttore di Film Commission Torino Piemonte
«La scelta degli otto romanzi selezionati non è stata semplice, visto il numero davvero considerevole e qualitativamente elevato delle proposte ricevute, a conferma della bontà dell’iniziativa, ma è stata presa all’unanimità, dopo un confronto approfondito, lavorando sempre con unità di intenti». Marco Pautasso, Segretario generale del Salone Internazionale del Libro di Torino
I romanzi selezionati
Ecco in dettaglio gli otto libri selezionati da Film Commission Torino Piemonte e Salone Internazionale del Libro di Torino (presentati in ordine alfabetico per editore).
“La foresta fossile” di Cristina Converso, Buendia Books
La scoperta della foresta fossile lungo la Stura di Lanzo è l’inizio di un eco thriller ad alta
tensione. Il professore Ernesto Meina, lo scopritore, scompare nel nulla, i suoi assistenti, il dottore forestale Giulio Nervi e la geologa Martina Globo, si gettano per strade diverse alla ricerca, svelando così un complesso scenario di crimini ambientali. Nella vicenda si intrecciano storie di padri e di figli, di rancori mai spenti, di passioni e di libri, sullo sfondo di una natura bella e crudele, di un ambiente prezioso che è patrimonio di tutti e deve essere tutelato. L’opera ha ottenuto il patrocinio e la prefazione della Città metropolitana di Torino e contiene i contributi giuridici e scientifici del professore Alessandro Crosetti e del professore Edoardo Martinetto.“Casa è dove fa male” di Massimo Cuomo, Edizioni E/O
Dalla nebbia della periferia di Mestre, come in un flusso di coscienza, emerge la voce di un palazzo di quattro piani che confessa le abitudini di chi lo abita. Una carrellata poetica dei guai, dei guasti e delle colpe degli inquilini che degenerano in atteggiamenti di squilibrio e oscenità, in collisioni e passioni eccessive. Il lettore gode della seducente occasione di spiare nelle case degli altri. E, con la cadenza del pettegolezzo, anche il condominio si lascia andare al giudizio, esprimendo le proprie opinioni, mentre descrive chi lo popola in un affresco dell’umanità e dei suoi peccati. Uomini e donne così lontani eppure così vicini alla colonia di topi che vivono nel sotterraneo e che, per una misteriosa ragione, penetrano nelle abitazioni di notte, si addossano ai loro corpi addormentati. Una storia che, mostrandoci per quello che siamo, offre l’unica possibilità di salvezza: ammettere – per amare o tentare di correggere – la nostra natura imperfetta.
“Il guinzaglio”, di Giovanni Toscano, Fandango Libri
Dopo tre anni da fuori sede al Nord, Michele torna a casa per le vacanze, ma l’estate sulle colline pisane è noiosa e solitaria. Del suo vecchio gruppo nessuno si fa vedere in giro, c’è chi è già partito e chi studia per l’ultimo appello. Michele avrebbe una ragazza, Chiara, ma è lontana per uno stage. Dopo anni di relazione è pieno di incertezze. Una mattina decide di andare a camminare in campagna con il suo cane, Ulisse. Si imbattono in una casa isolata tra i colli. Dal sentiero Michele intravede una ragazza che gioca in piscina con due bambini. Alla vista dell’acqua, Ulisse si precipita a tuffarsi, scatenando le risate dei tre bagnanti e la vergogna di Michele, che però, grazie all’intrusione, riesce a presentarsi a Léa, una coetanea italo-francese in vacanza con la famiglia. Michele si ritrova in un pomeriggio di chiacchiere e provocazioni e arriva l’ora di cena. Il gruppo si è allargato ai genitori di Léa, lo zio, i cugini e una coppia di amici storici, mentre sull’altro versante del monte avanza un incendio probabilmente doloso, che per colpa del forte vento si fa sempre più incombente e che minaccia di arrivare fino alla casa.
“Maschi e murmaschi” di Chiara Bongiovanni, Feltrinelli Editore
Alla libreria “Claudine et les chats” può succedere di tutto perché «leggere non serve a niente, se non ci metti del tuo prima e dopo e non ti mette fame di vita». È la filosofia di madame Albertine, proprietaria del negozio e sacerdotessa del tout Paris alternativo. Ed è l’ideale e l’incubo di Babette, libraia animalista e pasticciona, affascinata dalle stravaganze della titolare, ma intimorita dalla sua intraprendenza. Ogni terzo martedì del mese, alle cinque in punto, tutto dev’essere impeccabile da Claudine: è il giorno della visita dell’Orco, un amico di madame Albertine. Freddo e distante, lui. Appassionata e impulsiva, Babette. È amore, finché l’Orco si rivela tale dichiarandosi favorevole alla sperimentazione sugli animali: il massimo affronto per Babette, che raccoglie firme anti-vivisezione e vive con un porcospino. È l’inizio di una rocambolesca corsa a ostacoli dove, tra irruzioni in un allevamento abusivo, feste in costume e una notte in un castello isolato, Babette finirà per entrare in un giardino segreto dove scoprirà che Arsenio Lupin era molto più sexy di Sherlock Holmes, che anche i porcospini nel loro piccolo si incazzano e che il vero amore, come la vera via di Kafka, «passa per una corda che non è tesa in alto, ma appena al di sopra del suolo e sembra destinata a far inciampare più che a essere percorsa».
“Il caso Lea Schiavi. Indagine sull’omicidio di una giornalista antifascista”, Massimo Novelli, Graphot Editrice
Si chiamava Lea Schiavi. Era nata a Borgosesia, in Piemonte. Bella e coraggiosa, sognava di girare il mondo, amava il cinema e il giornalismo e fu la prima reporter di guerra donna a cadere sul fronte. Dopo avere scritto per diversi giornali, alla vigilia della Seconda guerra mondiale partì per i Balcani per alcuni reportage. In quei mesi divenne una “antifascista ardente” e finì nel mirino della polizia fascista italiana. Nei suoi confronti venne spiccato un ordine di cattura. Fu in Jugoslavia, Romania e in Bulgaria, dove si sposò con il giornalista americano della CBS Winston Burdett; poi in Turchia, Siria e infine Teheran. Aveva 35 anni quando, il 24 aprile del 1942, morì assassinata in un agguato tra le montagne dell’Azerbaigian iraniano. Il delitto rimase impunito. Chi impartì l’ordine di ucciderla? Agenti nazifascisti su ordine del servizio segreto del Regime di Mussolini? Oppure i sovietici, che occupavano una parte dell’antica Persia? Dimenticata in patria, è onorata negli Stati Uniti, ad Arlington, al Freedom Forum Journalists Memorial, dedicato ai reporter uccisi in guerra: è la prima giornalista donna elencata. Qui la sua storia viene ricostruita attraverso documenti inediti.
“La farfalla d’ombra” di Yali Ou Ametisha, I.D.E.A.
Attraverso le parole di Yalihta entriamo nel suo mondo di ribellione, rivoluzioni, viaggi interiori, farfalle, personaggi stravaganti e misteriosi. Nel corso di questa storia, la sua vita percorrerà strade impensabili, fino a giungere a un bivio: lì, cambierà completamente la prospettiva del suo racconto. “Chi mi conosce sorride per il mio modo bizzarro di esprimermi, e vi chiedo pazienza, perdonate il mio idioma, poiché esso è l’insieme delle lune che sono sorte sulla mia pelle, dei passi che ho messo uno in fila all’altro, delle lingue che ho appreso e parlato, dei luoghi che ho visitato e delle anime che ho preso. Non sono una scrittrice, quindi, è senza maestria che vi racconterò la mia storia”. Le avventure di Yalihta hanno inizio il giorno delle sue nozze, con la fuga da un matrimonio combinato dalla madre. Ritrovandosi braccata e ferita, viene salvata da due cavalieri che sono soltanto i primi di una lunga serie di personaggi che animeranno la sua esistenza.
“Il procuratore e la bella dormiente” di Giorgio Vitari, Neos Edizioni
Ivrea, febbraio 1999: il procuratore Ròtari investiga sull’assassinio di un uomo dal passato non limpidissimo. L’indagine si complica quando, tra le informazioni sulla vita privata della vittima e quelle sulle beghe del Carnevale cittadino, affiorano gli indizi di una riservata operazione finanziaria. A pochi giorni dall’inizio del Carnevale Storico, quando fervono mille preparativi, viene trovato ucciso Giacomo Revello, autista all’Olivetti, conquistatore di donne ed ex componente dello Stato Maggiore del Carnevale; in vita non gli erano mancati i nemici né i conti in sospeso, sia in ambito amoroso sia nell’ambiente del Carnevale. A complicar le cose, mesi la storica società eporediese sta tentando una scalata finanziaria ed economica che, per riuscire, deve rimanere segreta. Per arrivare alla verità, il procuratore Ròtari, che ha lasciato Torino per lavorare a Ivrea, dovrà indagare con accortezza fra le relazioni di una città che conosce poco, comprendere le dinamiche carnevalesche, approfondire la pista che lega Revello all’operazione finanziaria e indagare nella vita privata dell’uomo.
“Le amazzoni”, di Manuela Piemonte, Rizzoli Libri
È una notte di luna piena quando, nella Libia dominata dagli italiani, Sara e Angela, nove e sette anni, vedono una donna a cavallo che libera e fiera sembra prendere la rincorsa verso il cielo. Di lì a poco sono costrette a partire con la sorella minore Margherita, ma l’immagine dell’amazzone non la dimenticheranno più. È il 1940 e le attende il campo estivo del regime, tre mesi in Italia insieme a bambini come loro: tredicimila figli di coloni libici, lì per imparare la disciplina e i doveri di ogni buon fascista. Ma appena un giorno dopo il loro sbarco, Mussolini pronuncia la dichiarazione di guerra e la vacanza in Toscana di un’estate si trasforma in una prigionia infinita. Le tre sorelle crescono indossando una divisa, la testa rasata, piccole operaie della dittatura in balia di regole feroci, della propaganda e di un mondo senza più genitori. Quando la voglia di tornare a casa si fa insostenibile e i tentativi di fuga falliscono, quando l’incontro con donne ribelli, non basta a salvarle, nei loro cuori rimane il ricordo della guerriera a cavallo nel deserto.
Guarda che storia! fa parte delle iniziative collegate al progetto Book to Screen, sezione del Rights Centre del Salone Internazionale del Libro di Torino, nato nel 2017 e dedicato alla vendita e alle acquisizioni dei diritti editoriali per la trasposizione dei libri in prodotti dell’industria audiovisiva. Un appuntamento per mettere in contatto il mondo cinematografico e televisivo con quello dell’editoria e promuovere l’incontro e la conoscenza reciproca tra l’industria editoriale italiana e l’industria globale della produzione audiovisiva.