Haiti, MSF: cliniche mobili via elicottero nei villaggi isolati. Mancano cibo, acqua, ripari
Nelle zone più colpite di Haiti, Grande Anse e Sud, molti villaggi rimangono isolati dal resto del paese. Le équipe di MSF che sono riuscite ad accedere alle zone colpite, anche grazie a cliniche mobili via elicottero, hanno visitato pazienti che, a distanza di due settimane, presentano ancora ferite infette, fratture e malattie conseguenti all’uragano. In questi villaggi, l’accesso alle cure mediche, già difficile, è praticamente impossibile per i feriti.
Cibo, acqua e ripari sono i bisogni maggiori. Molte persone non hanno ancora cibo a sufficienza. Molte riserve d’acqua, pozzi o sorgenti sono danneggiati o distrutti. MSF sta fornendo acqua pulita – fondamentale per evitare malattie come diarrea, infezioni gastro-intestinali e colera – installando serbatoi, distribuendo tavolette di cloro e ripulendo le fonti. In molti hanno iniziato a ricostruire case di fortuna, ma la scarsa qualità del materiale disponibile non basta a proteggerli dalle piogge torrenziali.
Senza cibo, acqua e ripari adeguati, larga parte della popolazione vive in condizioni estreme.Questi tre fattori influenzano lo stato di salute generale, a sua volta peggiorato dal mancato accesso alle cure. MSF è preoccupata per la diffusione di malattie come malaria, dengue e polmonite.
Mentre diminuisce il numero di pazienti trattati da MSF al Centro di Trattamento del Colera (CTC) di Port à Piment, il rischio colera è in aumento nelle aree colpite in modo minore dall’uragano. Dall’inizio dell’emergenza, MSF ha curato 190 casi sospetti di colera e sta fornendo supporto per la potabilizzazione dell’acqua e i servizi igienici ad altri CTC nell’area.
Tra i principali interventi di MSF ad Haiti ci sono le cliniche mobili, la fornitura di acqua e il trattamento del colera. Le équipe di MSF hanno finora effettuato oltre 1614 visite mediche, riscontrando patologie come gastrite, diarrea, ferite infette, infezioni urinarie e fratture, e hanno ricoverato190 casi sospetti di colera. Hanno distribuito 500.000 tavolette per la potabilizzazione dell’acqua e installato 10 serbatoi contenenti 15.000 litri di acqua potabile. Sono state spedite almeno 50 tonnellate di materiale a Jérémie, Nippes e Port à Piment, e noleggiati due elicotteri e tre asini per il trasporto. All’emergenza stanno lavorando 84 membri dello staff internazionale.
Secondo le stime delle autorità nazionali, oltre 2.000.000 di persone sono state colpite dall’uragano Matthew, 175.000 persone sono sfollate e 1.400.000 persone hanno bisogno di aiuto. Sono morte almeno 546 persone. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono stati danneggiati o parzialmente distrutti 23 centri sanitari. (Comunicato Stampa)
È possibile sostenere l’azione di MSF per Haiti su www.msf.it/haiti