I detenuti preparano le ostie per il Giubileo
PARMA – Hanno preparato il corpo di Cristo con il desiderio di chiedere perdono per i peccati commessi. In occasione dell’apertura del Giubileo, indetto da Papa Francesco per il giorno 13 dicembre, i detenuti dell’Istituto penitenziario di Parma si sono rimboccati le maniche e hanno preparato le ostie e il pane eucaristico da donare ai fedeli durante la messa. Domenica prossima, il 13 dicembre, sarà il Vescovo, al termine della processione che si terrà al Duomo della città emiliana, a consacrare le ostie realizzate da chi le sue giornate le passa recluso in cella. A chiedere redenzione dei peccati sono gli uomini della sezione alta sicurezza 1, il braccio di massima sicurezza del carcere di Parma. Uomini con una detenzione di più di vent’anni alle spalle, che si sono impegnati nel lavoro e nello studio di una professione. Gli 11 ergastolani che hanno partecipano all’iniziativa sono entrati in carcere negli anni ’90 e sono usciti dalla cella (quasi perpetua) una volta a settimana per preparare le ostie, dopo aver frequentato corsi in tema di alimentazione alla scuola Forma Futuro della città.
“Ho proposto questa iniziativa al Cappellano di Parma con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita del carcere – spiega Roberto Cavalieri, garante dei diritti dei detenuti del carcere –. La preparazione è avvenuta nella massima sicurezza e ha favorito il recupero dei detenuti. Il compito di questa istituzione è riaccompagnare e rieducare, non punire”. Per i detenuti il mercoledì è il giorno del forno: preparano pane, focacce, pizze, che poi vengono consegnate alla mensa di Padre Lino. “Padre Lino in carcere veniva spesso a portare cibo, oggetti e conforto – dice il Vescovo di Parma, Enrico Solmi –. Ed ora sono i suoi figli a ricevere dal carcere, questo rappresenta un segno di unità e continuità”.
Sempre allo scopo di aiutare i detenuti e porre rimedio alla situazione difficile del carcere, questa settimana il Vescovo ha inaugurato la nuova area all’interno della struttura carceraria parmigiana dedicata ai colloqui: due gazebo all’aria aperta dove tutti i detenuti potranno incontrare i loro familiari negli orari e giorni previsti dal regolamento dell’Istituto. “Oltre all’iniziativa delle ostie vogliamo proporre l’attivazione di un corso di pasticceria per i detenuti e altri percorsi con finalità educative” afferma Cavalieri. I detenuti lavorano gratis e dietro le sbarre ma questi progetti “facilitano il loro recupero e sono totalmente conciliabili con la sicurezza di tutti” conclude Carlo Berdini, direttore del carcere. (Redattore Sociale)