“I ragazzi del Bambino Gesù” su Rai3: le loro storie in dieci puntate
Un documentario in dieci puntate, ideato da Simona Ercolani e prodotto da Stand by me, da domenica 19 febbraio alle 22.50 su Rai3: con ‘I ragazzi del Bambino Gesu’ – Ospedale pediatrico’ per la prima volta l’ospedale Bambino Gesu’ apre le porte per mostrare la ‘sua’ quotidianita‘, per raccontare la storia di dieci giovani con una grave malattia, delle loro famiglie, dello staff medico, in un intenso e autentico viaggio alla ricerca della guarigione. Il progetto e’ patrocinato dal ministero della Salute e dall’Autorita’ Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. “Il nostro impegno in Rai e’ riuscire ad essere universali – ha detto Antonio Campo Dall’Orto, direttore generale Rai, in occasione della conferenza di presentazione- riuscire a parlare a tutti. Nel raccontare, e’ fondamentale per le generazioni nuove, l’elemento di autenticita’ che si sposa con il tipo di racconto che c’e’ dal punto di vista della modalita’”.
Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesu’, ha subito accolto con entusiasmo l’idea del progetto: “Ci ho creduto subito – ha detto – Poi dopo ho avuto una crisi esistenziale. Rappresento un ospedale del Vaticano, sapevo quale potevano essere le difficolta’, questo mi ha fatto passare qualche notte difficile. Ho dato fiato alla mia speranza e ottimismo”. Il Bambino Gesu’ e’ un ospedale “che deve rappresentare il volto bello della sanita’ italiana. In questo Paese c’e’ della buona sanita’”.
Daria Bignardi, direttore di Rai3, ha parlato di un progetto “che coinvolge profondamente, nato e cresciuto con tanta passione. Le 10 puntate sono un viaggio con i dieci ragazzi”, anche se in certe situazioni “e’ facile cadere in retorica, noi abbiamo messo tutta la nostra passione e delicatezza e attenzione attorno a questo progetto”. Simona Ercolani ha invece avuto l’idea del programma: “Sono molto emozionata- ha detto- questo e’ un progetto nato un anno fa, ma che pero’ abbiamo coltivato per tanto tempo. È poi sbocciato il fiore”.
Quando Filomena Albano, la Garante per l’Infanzia e Adolescenza ha saputo del progetto ha provato “un commosso onore, perche’ si e’ pensato all’Autorita’ Garante, figura nuova che esiste solo dalla fine del 2011, istituita in attuazione della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo”. Per Albano “si parte dallo spirito di resilienza dei ragazzi, che hanno la capacita’ di adattarsi a realta’ complesse e difficili. Attraverso la resilienza si puo’ attraversare la sofferenza”.
Roberto, Klizia, Annachiara, Flavio, Giulia, Caterina, Sabrina, Simone, Alessia e Sara. Sono loro i ragazzi del Bambino Gesu’: il documentario racconta i protagonisti alle prese con la malattia, ne tratteggia il carattere, i progetti che avevano prima di ammalarsi e ne custodisce anche quelli futuri. Le telecamere che per un anno intero hanno seguito le loro vicende: l’ospedale Bambino Gesu’ affianchera’ alla messa in onda delle puntate un’attivita’ di comunicazione online con l’obiettivo di fornire una corretta e tempestiva informazione sanitaria agli utenti, collegata ai temi affrontati in ogni serata. Alll’indomani di ogni puntata verra’ attivata sulla pagina Facebook dell’ospedale una diretta video con un pediatra e uno specialista, per rispondere alle eventuali domande del pubblico sulle questioni sanitarie emerse dal racconto. Inoltre, sul portale verranno pubblicati articoli sanitari, faq e informazioni di servizio per le famiglie rispetto alle patologie o alle questioni affrontate in ogni puntata. I contenuti verranno anche condivisi attraverso i canali social dell’ospedale. Una selezione di questi contenuti sanitari verra’ raccolta e pubblicata nel magazine digitale ‘A scuola di salute’, realizzato dall’Istituto per la salute del Bambino Gesu’ per genitori e insegnanti. ‘A scuola di salute’ dedichera’ un numero speciale a ogni puntata del documentario. (Agenzia Redattore Sociale)