“Il mare di Calabria non va in vacanza”: torna la campagna di sensibilizzazione sul rispetto dell’ambiente marino
CROTONE – “Il mare di Calabria non va in vacanza” è arrivata alla quinta edizione. L’iniziativa, pensata e realizzata dal Polo Energia e Ambiente della Regione Calabria e sostenuta da Bper Banca, anche quest’anno ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Mare e del Territorio.
L’obiettivo della campagna di sensibilizzazione è quello di promuovere, comportamenti più responsabili e rispettosi dell’ambiente e dell’ecosistema marino.
I dati statistici, confermano che la gran parte dei turisti italiani decide di trascorrere le vacanze estive in un luogo di mare: allora, è bene fare un utile ripasso per risultare un turista eco-friendly, ossia un semplice un decalogo con indicazioni utili per contrastare ogni forma di comportamenti irrispettosi ed irresponsabili dell’ambiente marino, quali l’indiscriminato prelievo di organismi a rischio estinzione come stelle e cavallucci marini, l’abbandono di cicche e materiale non facilmente degradabile, promuovendo invece gesti semplici, da cui dipende, però, la tutela di un patrimonio naturale ed ambientale di inestimabile valore.
“Il nostro interesse – aggiunge il Presidente del Polo net Luigi Borrelli-, è difendere l’ambiente; ricordiamoci che la generosità della Terra non è infinita. Il nostro compito come individui è preservare una ricchezza che dobbiamo consegnare a chi verrà dopo di noi; per questo ci siamo immaginati un ventaglio di iniziative.
Al fine di raggiungere un gran numero di utenti abbiamo pensato al marketing virale: ossia la diffusione della campagna attraverso i Social Network; e al contempo abbiamo una strategia di marketing statico con la stampa e l’affissione di manifesti e locandine della simpatica Chela nella città di Crotone”.
“La testimonial d’eccezione è sempre Lei la granchietta, Chela. Chela parla in prima persona, il suo compito è arrivare al cuore ai fruitori del mare di Calabria, ricordando loro poche ma semplici regole che, se rispettate, potrebbero migliorare lo stato di salute del mare”. (Comunicato Stampa)