In Campania 100 milioni di euro a famiglie e imprese per fronteggiare il caro bollette
Lo ha annunciato Antonio Marchiello, assessore alle Attività produttive della Regione Campania, nel corso del convegno “Sostenibilità nella moda: da vincolo a opportunità”, organizzato dall’Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi, che si è svolto nella sede dell’Odcec a piazza dei Martiri.
“Abbiamo appena pubblicato il nuovo bando sui bond il cui sportello aprirà il prossimo 16 novembre. Accanto a questa misura la Regione Campania scende in campo per sostenere le produzioni del nostro territorio, ivi comprese quelle del settore della moda, inserendo nel Piano economico e sociale un fondo di 100 milioni di euro per il sostegno a imprese e famiglie per fronteggiare il caro delle bollette energetiche il cui sportello aprirà il prossimo 4 novembre”. Lo ha annunciato Antonio Marchiello, assessore alle Attività produttive della Regione Campania, nel corso del convegno “Sostenibilità nella moda: da vincolo a opportunità”, organizzato dall’Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi, che si è svolto nella sede dell’Odcec a piazza dei Martiri.
“Abbiamo dato il via inoltre al bando per le comunità energetiche nei piccoli Comuni per produrre energia pulita e rinnovabile – ha proseguito Marchiello – e a un bando di 200 milioni per la crescita del territorio con oltre duemila aziende coinvolte. Stiamo mettendo in campo tutte le risorse per essere vicino alle imprese per mantenere i livelli occupazionali in un momento particolarmente difficile per cittadini e imprese”.
Sulla necessità di una riconversione del settore all’insegna della sostenibilità si è espressa Armida Filippelli, assessora regionale alla Formazione: “Il Pnrr ci ha indicato che la sostenibilità ambientale e la transizione green sono obiettivi strategici da cogliere. Il mondo della moda vale circa 1500 miliardi e produce un miliardo di vestiti con un impatto forte sul pianeta. La sostenibilità deve essere un obiettivo di crescita, ricerca e sperimentazione e la Regione sostiene tutte le aziende che vogliono intraprendere questo percorso innovativo”.
Il ruolo dei commercialisti è stato sottolineato da Maria Cristina Gagliardi, consigliera delegata della commissione moda e spettacoli dell’Odcec di Napoli: “Stiamo assistendo a un processo di trasformazione del comparto moda con nuovi obiettivi per produzioni sempre più sostenibili. Tutte le imprese devono attenersi alle nuove regole Ue che impongono lo stop al fast fashion, con prodotti che devono essere di qualità, riciclabili, duraturi e nel rispetto della natura, per ridurre l’impatto dell’inquinamento e della produzione di co2. I professionisti devono accompagnare le aziende in questo processo di trasformazione e per cogliere le tante opportunità offerte per la riconversione”.
Tema trattato anche da Ornella Fratta, presidente della commissione moda e spettacoli dell’Odcec Napoli: “Il convegno odierno si basa sul fatto che come professionisti dobbiamo coadiuvare le aziende nella scelta consapevole della sostenibilità. Una skill operativa differente dove non solo si parla di profitti e perdite ma si guarda anche dal punto di vista della sostenibilità e dell’ambiente seguendo le indicazioni che l’Ue ci ha dato fino al 2026”.
All’appello dei commercialisti partenopei hanno risposto le imprese come testimonia Bianca Imbembo (Ceo Kilesa): “Ecosostenibilità è la nuova parola chiave. La responsabilità sociale dovrà promuovere un circolo virtuoso che accompagna le aziende fin dalla fase del design, della produzione, della distribuzione fino al consumatore finale che dovrà essere istruito per effettuare acquisti consapevoli”.
Tra gli strumenti offerti per procedere alla riconversione anche il ‘Fondo Cresci al Sud’ di Invitalia, illustrato dal responsabile Antonio Riccio: “Uno strumento che nasce per la crescita delle imprese. Se per sostenibilità intendiamo il rispetto delle Esg, noi facciamo molta attenzione per diffondere questa cultura allargata attraverso assessement specifici per capire se le imprese sono in grado di rispettare questi parametri. Questo strumento è dedicato al Sud dove la moda è un settore importante. Siamo alla ricerca continua di aziende nelle quali investire e sostenere per la loro crescita dimensionale”. (Agenzia DIRE)