Infarto: arriva l’app che salva la vita

MODENA  – A Modena ogni giorno due persone muoiono di arresto cardiaco. Per provare a salvarle “bastano due mani e un breve corso di formazione” che tutti possono seguire, perché non serve essere sanitari. Questa l’essenza di “Mani per la vita”, la tre giorni di sensibilizzazione sulla rianimazione cardiopolmonare e sull’uso del defibrillatore, promossa dal gruppo “Viva!”, che torna in città da giovedì 15 a sabato 17 ottobre (piazza Matteotti). Quest’anno l’evento è dedicato soprattutto alle scuole, nell’ambito della richiesta nazionale di inserire la rianimazione cardiopolmonare nel curriculum scolastico e il coinvolgimento, a livello locale, degli studenti e docenti delle medie inferiori in piazza durante la tre giorni. L’obiettivo è tenere alta l’attenzione sulla problematica delle morti improvvise, dovute a cause cardiache in persone apparentemente sane, e “sulle manovre da mettere in atto per evitare o limitare i rischi per la salute connessi all’arresto cardiaco”, hanno fatto il punto stamane i promotori ad una conferenza stampa in Comune. L’iniziativa è realizzata dalle associazioni Gli Amici del Cuore e Conacuore e patrocinata da enti e Istituzioni come Comune di Modena, Ausl e Policlinico.

In provincia di Modena sono oltre 2.500 gli adulti formati al centro Blsd (Basic life support-defibrillation) di cui 700 solo nel 2014. Per quanto riguarda i giovani si parla di 12.650 studenti formati, soprattutto delle scuole superiori, grazie al progetto “Mini Anne, sai salvare una vita?”, che nell’anno scolastico 2014/2015 ha coinvolto 18 scuole, ovvero 123 classi e 2.683 studenti. Sono invece circa 200 i defibrillatori dislocati sul territorio modenese, dei quali 31 acquistati e donati da “Gli Amici del Cuore” nei primi nove mesi del 2015, mentre altri 9 arrivano diversi enti e associazioni. Per sapere qual è il defibrillatore più vicino, e se è utilizzabile, è disponibile anche una app, iDefibrillatori. (Agenzia Dire – www.dire.it)