Intelligenza artificiale: inizia l’indagine del Garante della Privacy
Alla luce di questo panorama di tracciamento massivo e sapendo che i propri dati possono essere a rischio, come fare per proteggerli?
Il mondo del web nasconde dei rischi per i propri dati personali che spesso passano inosservati. La navigazione infatti non è sempre sicura da questo punto di vista, specialmente con la recente integrazione degli strumenti dell’intelligenza artificiale. Questi sono utili per le aziende ma non sempre alleati dei consumatori. A questo proposito il Garante della Privacy ha aperto un’indagine, ecco cosa sta succedendo e dei consigli utili per tutelarsi.
L’indagine del Garante della Protezione dei Dati Personali
L’intelligenza artificiale (IA) sta prendendo sempre più piede, evolvendosi ad una rapidità impressionante. Per quanto possa essere affascinante, è importante prestare attenzione. Ad esempio, è fondamentale tenere sotto controllo la diffusione dei propri dati personali e il rispetto della privacy, che in certi casi rischia di non essere rispettata. Proprio a riguardo è stata da poco avviata un’indagine da parte del GPDP (Garante della Protezione dei Dati Personali) in merito ai dati personali che vengono registrati dall’intelligenza artificiale con lo scopo di addestrare i loro algoritmi.
Sono numerose le piattaforme di IA che effettuano webscraping, ovvero l’estrazione massiva di informazione sui siti web, tra cui anche dati personali. Con lo scopo di profilare gli utenti a fini commerciali. Per questo motivo risulta di fondamentale importanza assicurarsi che vengano applicate misure di sicurezza adeguate per contenere il fenomeno.
Come proteggere la propria privacy
Alla luce di questo panorama di tracciamento massivo e sapendo che i propri dati possono essere a rischio, come fare per proteggerli? Vediamo qui di seguito alcuni consigli molto importanti da seguire per salvaguardare la propria privacy sul web:
- Utilizzare una VPN: ovvero una rete virtuale privata, che permette di navigare sul web in modo completamente anonimo e quindi sicuro, proteggendo così tutti i propri dati personali. Questi servizi esistono sia come app che come estensioni per i browser: si possono scaricare ad esempio VPN specifiche per Chrome molto comode, perché si attivano direttamente quando i browser stessi sono in uso;
- Bloccare i Cookies: ogni volta che è possibile è preferibile bloccare i cookies, in modo che i siti web non siano autorizzati a salvare le preferenze dell’utente;
- Rendere sicure le password: più esse sono complesse, più saranno sicure ed efficaci;
- Prestare attenzione ai siti web: a volte senza volerlo è possibile finire in siti che non hanno il certificato SSL e quindi non sono sicuri, segnalati anche da Google, è meglio evitare di navigarci;
- Evitare le reti wifi pubbliche ed installare antivirus: l’antivirus è sempre un ottimo alleato, ma è sempre bene ricordare che le reti wifi pubbliche non sono sicure perché tramite esse risulta semplice hackerare un altro dispositivo.
In attesa degli sviluppi dell’indagine, queste buone pratiche sono un modo per mettere al sicuro le proprie informazioni personali.