Iraq, dall’inizio dell’anno 189 bambini uccisi e 301 feriti

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ROMA – “In Iraq, i bambini – cittadini più vulnerabili del paese – stanno pagando il prezzo più alto del conflitto”. A lanciare l’allarme sono con una nota congiunta Peter Hawkins, rappresentante Unicef in Iraq e Ján Kubiš, rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite.

Stando alle ricostruzioni delle organizzazioni umanitarie, il 26 novembre, 8 bambini sono stati uccisi e 6 feriti durante un’operazione militare al villaggio di Al Halabsa, vicino la città di Fallujah. La maggior parte dei bambini aveva meno di 10 anni. L’episodio è avvenuto di notte, quando c’erano maggiori probabilità che le persone stessero in casa. Le Nazioni Unite stanno verificando altri 15 episodi di attacchi, di tutte le parti in conflitto, ad aree civili nell’area di Fallujiah, registrati tra ottobre e novembre.

Intanto, le operazioni in corso a Ramadi, Mosul, Tala’afar e altre aree colpite dal conflitto in Iraq fanno crescere il rischio di altre gravi violazioni dei diritti dei bambini. Dall’inizio dell’anno, in Iraq, un totale di 189 bambini sono stati uccisi e altri 301 feriti a causa del conflitto. Inoltre, è stato impedito a centinaia di bambini l’accesso a servizi di base, come cure mediche o istruzione a causa di attacchi a scuole e ospedali. Solo a Ramadi dallo scorso anno sono state distrutte o danneggiate in totale 45 scuole. (DIRE)

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